FABBRICA FUTURO - Brescia 2020
- 02 Lug 2020 09:15 – 17:15
- Sede: Online, Italia
- Regione: Lombardia
- Il Tema
- Il Format
- Il Programma
- I Relatori
- Testimonianze Aziendali
- Modalità di partecipazione
- Opportunità di sponsorizzazione
- Business Matching
- Partner, Sponsor, Espositori, Mediapartner
- Responsabile del progetto
- Tutte le tappe
- Assistenza
Il Tema
La nostra economia è entrata in uno stato di guerra. Sono entrate in crisi contemporaneamente domanda e offerta e l’Italia, seconda manifattura d’Europa, si sta paralizzando. Cosa fare? Siamo in guerra, conviene pensare al dopo. Chi negli anni passati ha investito nella trasformazione digitale oggi è più resiliente: riconvertire la produzione dall’abbigliamento alle mascherine o dai motori ai respiratori, non è un processo che si improvvisa. Analogo ragionamento vale per tutti coloro che hanno investito per irrobustire le supply chain limitando i rischi legati alle alterazioni della filiera.
Chi ha investito di più negli anni passati in tecnologie e sviluppo delle competenze si ritrova oggi nelle condizioni di concretizzare cambi di modelli di business che devono essere scaricati a terra con grande velocità. Da più parti si invoca un ‘Piano Marshall per la manifattura'. Per progettare la ricostruzione sarà importante allineare la velocità di innovazione del nostro tessuto produttivo: le Pmi e le grandi aziende dovranno parlare lo stesso linguaggio tecnologico per potersi appoggiare a filiere che alimenteranno un sistema produttivo che dovrà essere sempre più interconnesso, intelligente, sicuro.
Il Format
FabbricaFuturo nasce nel 2012 come progetto di comunicazione multicanale rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero con l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare i casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera italiana di domani.
FabbricaFuturo vuole aggregare, con una partecipazione attiva, accademici, manager di azienda, imprenditori, Associazioni datoriali e sindacali, consulenti e rappresentanti del mondo dell’offerta per il mercato manifatturiero.
Il progetto si articola attraverso diversi mezzi: un ricco programma convegnistico, articoli di approfondimenti sulla rivista Sistemi&Impresa, una collana di libri.
Dopo l'emergenza Covid-19, il progetto si è evoluto in un format virtuale, che prevede la messa in onda di un vero e proprio «programma TV» trasmesso da una studio professionale, allestito presso la sede della Casa Editrice. I conduttori gestiscono gli interventi da remoto dei Relatori, i momenti di confronto con il publlico e moderano i dibattiti. L’incontro è arricchito da video-servizi giornalistici professionali a cura della Redazione ESTE. Il format garantisce ampio spazio per il coinvolgimento degli spettatori attraverso sessioni «domanda/risposta» e sondaggi istantanei.
Target di riferimento:
Imprenditori e direzione generale, Responsabili delle direzioni tecniche (produzione, operations, logistica, ricerca e sviluppo, IT) e Responsabili Organizzazioni e HR di aziende operanti nel settore manifatturiero e nel territorio di riferimento con un numero di addetti maggiore di 100.
Il Programma
Prima parte
9.15 Apertura lavori e benvenuto
Video introduttivo
9.20 Il cambiamento vissuto dalla manifattura industriale verso prodotti e servizi digitali
Per le imprese italiane è indispensabile che i progetti avviati mediante gli investimenti nell’ambito impresa 4.0 diventino modelli industriali in grado di supportare una trasformazione del business in chiave digitale e ottenere un maggiore impatto in termini di crescita ed efficienza. Come farlo? Adottando un approccio sistematico alla trasformazione digitale e all’innovazione che prevede tre fasi: approccio “Rethink” che presuppone il miglioramento dell’impatto degli investimenti e dei PoC digitali scalandoli da una logica puramente sperimentale a una logica di sviluppo a livello di corporate, valorizzando così gli effetti positivi sugli obiettivi di business; approccio “Reinvent” che segue una logica interfunzionale e di ecosistema. Questa è la chiave di volta per la ridefinizione dei modelli di business che non tiene conto solo del fattore “tecnologia” ma anche del fattore “umano”. È il cambiamento della workforce che permette di abilitare i processi di tecnologia; infine l’approccio “Realize”: il journey della trasformazione verso Industry X.0 può essere possibile solo guardando l’azienda a 360°, utilizzando la tecnologia per automatizzare i processi e garantendo una governance agile e benefici duraturi. Il ritorno che si genera da questa trasformazione dovrà essere reinvestito e scalato per garantire risultati di business sostenibili. Questi temi vengono rafforzati dalla necessità delle aziende di reagire all’emergenza causata dal Covid-19 e di rilanciare il proprio business nell’era post-Covid facendo leva sulla trasformazione digitale. Affronteremo concretamente questo approccio attraverso un’esperienza di collaborazione tra AB e Accenture.
Giorgio Torresani, managing director, industry X.0 & digital supply chain – ACCENTURE
Luca Ferretti, chief digital officer – GRUPPO AB
9.40 Creare allineamento tra processi e tecnologie nell’era dell’Industria 4.0
L’intervento propone una riflessione su quali siano gli impatti ed i vantaggi derivanti dall’applicazione di modelli Industry 4.0.
In particolare, si vuole porre l’attenzione su come adeguare i processi aziendali alle nuove tecnologie, in modo da renderli robusti e affidabili per sostenere l'innovazione tecnologica e mettere le persone che li governano al centro della trasformazione digitale. Si cercherà di comprendere quali sono le condizioni abilitanti per intraprendere un percorso verso l'Industry 4.0 e i passi logici da mettere in atto per cavalcare la digital transformation nei processi di fabbrica. In questo senso, il modello evolve verso una logica più estesa ed efficace, che è definibile come “Lean 4.0”.
Il principale rischio oggi è identificare questa quarta rivoluzione industriale con la capacità di digitalizzare, robotizzare e automatizzare le imprese, riducendo il tutto ad investimenti in tecnologia. La mera adozione di tecnologie può introdurre nei processi elementi di complessità che rendono gli stessi più difficili da gestire e controllare. Attenzione, quindi, a non digitalizzare gli sprechi. Per allineare le tecnologie ai processi è prima necessario adeguare gli stessi all’evoluzione dei mercati e ai trend emergenti. Questo può essere fatto con successo solamente mettendo al centro dell’innovazione le persone che li governano così da renderli stabili, affidabili e robusti. In altre parole, i processi devono essere “pronti” ad accogliere efficacemente le innovazioni tecnologiche. Prima di raggiungere il “livello 4.0” (livello che Toyota conta di raggiungere entro il 2025) si pone la necessità di avere processi ben identificati, snelli, semplici. Quanto avviene in azienda deve essere misurabile, affidabile e robusto per garantire la sostenibilità in un contesto di continua crescita della complessità.
Enrico Barbato, senior consultant - CONSIDI
10.00 Da Impresa 4.0 a Transizione 4.0: un modello per la trasformazione digitale delle aziende italiane
Le aziende italiane devono trovare un proprio percorso di digitalizzazione, che guardi alla produttività (produrre meglio e con meno sprechi), alla ottimizzazione dell’intero ciclo del valore, esaltando le proprie specificità. Cisco ha individuato specifiche soluzioni per sostenere la trasformazione digitale, accelerandola, garantendo investimenti mirati e un ritorno chiaro. Queste soluzioni sono realizzate con un ecosistema di partner, startup e system integrator.
Marco Stangalino, sales specialist IoT – CISCO
10.20 L’importanza della collaborazione tra Italia e Cina per il futuro del manifatturiero avanzato
Nel corso del confronto, moderato dal Professor Sergio Cavalieri, avremo modo di ascoltare in diretta da Pechino il punto di vista di Jason Wang - Segretario Generale China Science Technology Automation Alliance - sulle condizioni attuali, le sfide e le opportunità dei sistemi di produzione cinesi considerando le politiche industriali strategiche promosse dal governo cinese, con particolare riferimento al piano China Manufacturing 2025, e le opportunità che possono derivarne anche per le aziende italiane. L’intervento è realizzato in collaborazione con il CI-LAM (China-Italy Lab on Advanced Manufacturing), una piattaforma bilaterale promossa da università, enti di ricerca e mondo industriale, che sviluppa una serie di attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico congiunte tra i due paesi sui temi del manifatturiero avanzato.
Sergio Cavalieri, professore ordinario di operations management – UNIVERSITÀ DI BERGAMO
Jason Wang, presidente - CHINA SCI-TECH AUTOMATION ALLIANCE
10.40 Comprendere il reale valore dell’innovazione tecnologica: la sfida delle aziende manifatturiere passa da qui
Un punto debole dell’innovazione digitale è la difficoltà nel comprendere il reale valore di un investimento tecnologico. Quali sono gli aspetti su cui un imprenditore deve concentrarsi per dare immediato valore nel momento in cui, ad esempio, si cambia il sistema gestionale? Oggi il compito di un digital consultant va oltre la valutazione della soluzione tecnologica e deve accompagnare l’azienda in un percorso di change management: l’obiettivo deve essere coinvolgere persone, processi e supply chain per gestire l’accresciuta complessità.
Paolo Aversa, managing director – ALLY CONSULTING
11.00 I cambiamenti di modelli di business necessari per affrontare la digitalizzazione
Cambiare business model pare un imperativo per la maggior parte delle aziende che vogliono affrontare con successo un percorso di digitalizzazione, a testimonianza di come la tecnologia debba essere unita a visioni e pianificazioni di business.
Francesco Cattaneo, Senior Account Executive - RELAYR
11.20 - 11.35 Oracle Resilient Operations: l’innovazione per la ripresa
I recenti avvenimenti hanno messo in luce, con ancora maggiore evidenza, come sia oggi importante costruire organizzazioni capaci di contrastare fenomeni disruptive, difficilmente prevedibili. Le nuove tecnologie e un nuovo approccio al design dei processi aziendali, soprattutto nel settore della produzione, consentono di realizzare operations resilienti. Oracle, con le sue soluzioni Cloud Application è il partner per tutte le aziende che vogliono innovare in modo sostenibile e vincente.
Simone Marchetti, Digital Supply Chain Sales Development Manager - ORACLE
Seconda parte
11.35 - 11.45 Pausa
11.45 Confronto: Innovazione, produttività e partecipazione nella fabbrica del futuro
OMB è una media azienda italiana che ha da tempo investito nella innovazione organizzativa a base tecnologica. Oggi pratica un modello di cosiddetta “lean evoluta” caratterizzata dalla centralità delle tecnologie digitali, l’innovazione continua e la sperimentazione, la partecipazione diretta e il contributo intelligente dei lavoratori, il lavoro in team e la riduzione della gerarchia
Aziende innovative di questo tipo, che hanno già saputo superare con successo la crisi del 2008-10, si rivelano nella pratica molto più facilmente adattabili ai forti cambiamenti innescati dal COVID19.
- Luigi Campagna, docente di sistemi organizzativi nel corso di ingegneria gestionale – POLITECNICO DI MILANO
- Paride Saleri, titolare – OMB SALERI e presidente – MUSIL - Sistema Museale dell'Industria e del Lavoro di Brescia
12.05 Strumenti a supporto delle aziende per essere più competitivi dopo la ripartenza
L’intervento approfondirà le tecnologie che aiutano le aziende manifatturiere a lavorare in sicurezza trasformando il problema creato dall’emergenza in opportunità di revisione ed efficientamento dei processi produttivi. La digitalizzazione completa dei processi di fabbrica attraverso step progressivi è un percorso che aiuta le aziende ad essere più preparate alle nuove dinamiche di mercato e più competitive.
Sergio Cassinelli, general manager – MIRAITEK
12.25 Cambiare il Modello di Business dopo la pandemia: quanto è fattibile?
La storia ci dice che le nostre organizzazioni possono tornare più forti di prima anche dopo periodi di crisi profonda – come l’attuale emergenza COVID19 - ma la scienza ci ha dimostrato che lo potranno fare solo quelle che sapranno adattarsi prima al cambiamento e cogliere le opportunità migliori.
Le aziende che sopravviveranno saranno quelle i cui imprenditori e manager avranno saputo da un lato gestire l’emergenza attuale, implementare adeguate politiche di “risk management” rendere più resiliente e robusta la propria Supply Chain, e dall’altro - soprattutto - che sono stati capaci di spostare il focus dell’innovazione dei prodotti e dei servizi al MODO stesso in cui un’organizzazione crea e distribuisce valore ai propri clienti (il Modello di Business), per adattarsi al meglio ad uno scenario di opportunità e rischi sempre più incerto e mutevole, e dotarsi di strumenti metodologici completamente diversi, più adeguati ad affrontare le sfide future del proprio Business.
Andrea Falchini, senior consultant - BUSINESS SPACE SRL
12.45-13.35 Tavola Rotonda "Imprese e Fase 2: come si riparte?
Moderatore:
Marco Taisch, presidente –MADE Competence Center e professore ordinario di advanced & sustainable manufacturing – POLITECNICO DI MILANO - School of Management Manufacturing Group
Collaborazione con il mondo della ricerca: la chiave per lo sviluppo dell'antifragilità
Parlare di futuro della fabbrica non può prescindere dalla necessità di innovare in modo sistematico i sistemi gestionali, organizzativi e produttivi facendo leva sulle tecnologie 4.0. E guidare questi processi di trasformazione all’interno delle aziende mediante l’innesto di nuovi ruoli e professionalità e l’aggiornamento e la riqualificazione delle competenze esistenti. In tal senso, nel post-pandemia, si rende ancora più rilevante e cruciale una collaborazione proficua tra mondo della formazione della ricerca e mondo industriale. E’ ancora così difficile fare dialogare questi mondi? Esistono dei meccanismi che permettono di creare delle logiche win-win?
Fabio Chiesa, corporate organization manager – SMILAB - GRUPPO SMI
L’innovazione che crea valore: racconto di una piccola impresa che ha fatto dell’innovazione il primo motore per crescere e competere
Si ripercorre il percorso di innovazione che ha portato un’impresa di piccole dimensioni a cambiare il proprio modello di business ed a intraprendere un importante percorso di crescita. Investimenti, preparazione e formazione, individuare le necessarie competenze ed attrarre talenti, lavorare per obiettivi, sono solo alcuni degli ingredienti per diffondere all’interno della propria impresa la cultura dell’innovazione.
Angelo Luigi Marchetti, amministratore delegato – MARLEGNO
I nuovi approcci di machine vision sulla linea produttiva: l’evoluzione del ‘bin picking’ di un manipolatore industriale
Il riconoscimento degli oggetti e la stima della loro posizione ed orientamento nello spazio possono essere tasks particolarmente complessi soprattutto quando gli oggetti sono numerosi, simmetrici e particolarmente piccoli.Il bin-picking di manipolatori da magazzini automatici è una situazione esemplificativa sotto questo punto di vista; la grande varietà di forme, dimensioni e materiali degli oggetti contenuti all’interno dei magazzini automatici rende difficile l’utilizzo di approcci classici di machine vision per ogni tipologia di oggetto da dover prelevare. In tali condizioni risulta necessario sviluppare metodologie differenti in funzione delle molteplici casistiche possibili; laddove gli approcci classici di machine vision risultano inapplicabili, approcci più moderni basati sulle reti neurali posso trovare utile applicazione. D’altro canto, però, tali approcci moderni risultano spesso industrialmente infattibili per via dell’enorme effort richiesto dalle operazioni di training e validazione delle reti. La presentazione tratterà questi aspetti proponendo soluzioni attualmente allo studio per una applicazione industriale in ambito aerospaziale.
Fabio Floreani, responsabile area tecnica – CONSORZIO INTELLIMECH
Tecnologie, strumenti e organizzazione: come costruire l’antifragilità.
La resilienza dell’azienda è determinata da investimenti mirati effettuati negli ultimi cinque anni. Si è riusciti ad organizzare un sistema di SW che era già allo studio, ma che non si pensava di dover implementare così tempestivamente. La maniacale attenzione alle forme di sicurezza, alla rigida osservanza alle norme sul rispetto della qualità ci ha permesso di riprendere l’attività quasi immediatamente. La nostra azienda, per più del 50% legata ai consumi del canale ho.re.ca, è stata colpita dalla chiusura di tutti gli esercizi. In questa fase delicata, dobbiamo continuare ad investire in tecnologie avanzate, studiare modelli di business non tradizionali, dare spazio alla ricerca di innovazione non solo nei prodotti, ma anche dei sistemi di vendita.
Nel momento della “cauta ripartenza”, dobbiamo perseverare nella ricerca: le necessità del momento per alcuni consumatori possano essere diventate abitudini di acquisto, anche il canale ho.re.ca nei giorni di chiusura si è mobilitato per “portare l’aperitivo a casa”. Anche la nostra comunicazione si è intensificata tramite le TV generaliste e social con il progetto “Mixability Tassoni”. Il reparto produttivo, è stato in grado di affrontare l’emergenza con una grande flessibilità con la turnazione del personale, l’impostazione di nuovi orari di lavoro, flessibilità in entrata e in uscita cambio di mansioni avendo una nuova linea di produzione molto attestata sui grandi volumi, che purtroppo sono stati disattesi. L’azienda ha saputo reagire, ma le difficoltà e complessità del momento non vanno trascurate.
Elio Accardo, amministratore delegato – CEDRAL TASSONI
Un ecosistema per il cambiamento digitale del manifatturiero
Nei prossimi mesi la trasformazione digitale giocherà un ruolo fondamentale nella ripresa economica del manifatturiero. Quando si tratta di mettere in esecuzione la trasformazione digitale nell’industria le idee però non sono sempre chiare: da dove cominciamo, meglio aggiornare prima i processi interni e poi acquisire le nuove competenze e le tecnologie o viceversa? E mentre si rimanda l’azione i clienti iniziano a chiedere e le soluzioni devono essere improvvisate senza coordinamento tra i vari stakeholders e senza una strategia. Il settore industriale è forte delle sue competenze nel settore merceologico di riferimento: macchine per le lavorazioni dei metalli o del legno, macchine per imballaggi, impianti chimici o alimentari, logistica automatizzata e molti altri. Temi come la cybersecurity, la gestione della proprietà intellettuale del dato, la convergenza di flussi di dati che provengono da fonti eterogenee trovano le nostre aziende industriali spesso impreparate. I decision maker sanno bene che la scelta che faranno non può avere incertezze: in azienda di Cloud ce n’è uno solo, come il sistema gestionale, e scegliere quello sbagliato può portare a gravi conseguenze così come la scelta vincente può dare uno slancio di competitività all’azienda. Offrire un prodotto digitale basato su soluzioni proprietarie può essere disastroso per l’azienda se poi sul mercato si affermano architetture aperte di riferimento. All’inizio del 2018, una cinquantina di aziende leader dell’industria, con una significativa presenza di aziende italiane, hanno dato vita alla prima community industriale per guidare l’evoluzione di un ecosistema aperto per il Cloud e IoT industriale: MindSphere World. Chiunque può realizzare e commercializzare applicazioni basate su MindSphere, dispositivi industriali compatibili, servizi basati sui dati analizzati. Gli aspetti di connettività, cybersecurity e gestione della proprietà dei dati sono definiti e gestiti dall’ecosistema ed evolvono secondo le indicazioni e richieste della community. In questo periodo di necessaria ripresa economica e incremento della competitività ci aiuta avere in Italia aziende con forte leadership e che hanno da condiviso la scelta di essere attive nella definizione dell’ecosistema di riferimento per il cambiamento digitale dell’industria.
Andrea Gozzi - Direttore Associazione - MINDSPHERE WORLD
13.35 Chiusura lavori
Laboratori consecutivi a cura dei PARTNER dalle 14.15
14.15-15-15 Laboratorio a cura di CISCO e GRUPPO FILIPPETTI - Digitalizzazione dei processi nell’industria manifatturiera: come creare valore con sensoristica IoT, digitalizzazione delle macchine e piattaforme intelligenti.
L’innovazione tecnologica dei processi di fabbrica è una leva competitiva solo quando genera valore. Su questo assunto Gruppo Filippetti ha dato vita ad un team dedicato che possiede competenze trasversali per affiancare i propri Clienti nei percorsi di trasformazione digitale dei processi. All’alto valore tecnologico di soluzioni hardware e software proprietarie e alla capacità di integrazione che lo ha contraddistinto nel mercato ICT, Gruppo Filippetti ha unito competenze specifiche per l’analisi e la ri-organizzazione dei processi industriali, con metodologie che lo pongono come partner ideale per l’evoluzione dell’impresa. Attraverso casi di successo, ci racconteranno come sensoristica IoT e RFID, l’interconnessione di macchine, impianti e sistemi software intelligenti - integrati agli strumenti di cui l’azienda dispone – si possono migliorare drasticamente le performance e la capacità di controllo decisionale.
Stefano Castignani, head of manufacturing & processes – GRUPPO FILIPPETTI
Francesco La Gatta, business developer - GRUPPO FILIPPETTI
15.15-16.15 Laboratorio a cura di RELAYR - La digitalizzazione come opportunità per costruire e mantenere una solida posizione di mercato dopo la crisi
Ben prima di affrontare le nuove sfide globali e macroeconomiche, l’Industria 4.0 e l’Industrial Internet of Things rappresentavano la leva principale per lo sviluppo delle imprese e per garantirne la competitività sui mercati.
Oggi le stesse soluzioni digitali sono (forse) l’unico alleato per affrontare l’inedito scenario di ricostruzione post crisi. In particolare il modello dell’Equipment-as-a-Service basato sulle tecnologie che abilitano la Business transformation permette di costruire e mantenere una solida posizione di mercato con nuovi flussi di reddito, esplorando anche nuovi mercati, grazie alla sua logica di pay per use che consente di non gravare con investimenti di capitali sulle casse delle organizzazioni messe a dura prova dell’emergenza.
Il laboratorio ha l’obiettivo di esplorare le soluzioni per adottare, in tempi brevi, una strategia digitale basata sull’Equipment-as-a-Service.
Francesco Cattaneo, Senior Account Executive - RELAYR
I Relatori
Elio Accardo, Amministratore Delegato – CEDRAL TASSONI
Paolo Aversa, Managing Director – ALLY CONSULTING
Luigi Campagna, Docente di sistemi organizzativi nel corso di ingegneria gestionale – POLITECNICO DI MILANO
Sergio Cassinelli, General Manager – MIRAITEK
Stefano Castignani, Head of Manufacturing & Processes – GRUPPO FILIPPETTI
Francesco Cattaneo, Senior Account Executive - RELAYR
Sergio Cavalieri, Professore Ordinario di Operations Management – UNIVERSITÀ DI BERGAMO
Fabio Chiesa, Corporate Organization Manager – SMILAB - GRUPPO SMI
Enrico Barbato, Senior Consultant - CONSIDI
Andrea Falchini, Senior Consultant - BUSINESS SPACE SRL
Luca Ferretti, Chief Digital Officer – GRUPPO AB
Fabio Floreani, Responsabile Area Tecnica – CONSORZIO INTELLIMECH
Andrea Gozzi - Direttore Associazione - MINDSPHERE WORLD
Francesco La Gatta - Business Developer - GRUPPO FILIPPETTI
Angelo Luigi Marchetti, Amministratore Delegato – MARLEGNO
Simone Marchetti, Digital Supply Chain Sales Development Manager - ORACLE
Paride Saleri, Titolare – OMB SALERI e Presidente – MUSIL - Sistema Museale dell'Industria e del Lavoro di Brescia
Marco Stangalino, Sales Specialist IoT – CISCO
Marco Taisch, Presidente – MADE Competence Center e professore ordinario di advanced & sustainable manufacturing POLITECNICO DI MILANO - School of Management Manufacturing Group
Giorgio Torresani, Managing Director, industry X.0 & digital supply chain – ACCENTURE
Jason Wang, Presidente - CHINA SCI-TECH AUTOMATION ALLIANCE
Testimonianze Aziendali
CEDRAL TASSONI: DA 226 ANNI PRODOTTI DI QUALITA’ ITALIANA
Nata nel 1793 come Spezieria, Cedral Tassoni è un’azienda italiana con sede a Salò, sulla riva bresciana del Lago di Garda, dove ancora oggi risiedono gli uffici e lo stabilimento produttivo. Nel 2018 abbiamo celebrato 225 anni di attività, un traguardo raro e importante. Guidata dalla stessa famiglia da quattro generazioni, negli anni la nostra azienda si è evoluta fino a diventare un marchio noto ed evocativo, capace di far breccia nel cuore degli italiani e di perdurare al di là delle mode. Oggi Tassoni, un’eccellenza a livello mondiale, è riconosciuta come una delle poche realtà che controlla in modo costante e puntuale la filiera, a garanzia di qualità dell’intero ciclo di vita del prodotto.
Le peculiarità della nostra storia sono gli elementi fondamentali che hanno contribuito a creare prodotti di successo distribuiti in tutto il mondo: la tradizione di distillare infusi idroalcolici ricavati dal cedro, il rispetto delle materie prime e una filiera controllata che produce i propri aromi, dalla selezione dei frutti alla preparazione degli aromi, all’imbottigliamento al prodotto finito.
Fiore all’occhiello dei prodotti sodati è sicuramente la Cedrata Tassoni Soda, la cui prima produzione risale agli anni ’50; prodotta con soli aromi naturali estratti dal cedro e da altri agrumi, oggi nasce dalla lavorazione dei migliori cedri – varietà Diamante – maturati al sole della Calabria acquistati direttamente dal produttore. La lavorazione del frutto, come da secolare tradizione, inizia in azienda a novembre mediante l’asportazione del flavedo (la parte superficiale della scorza) e procede con la sua macerazione in una soluzione idroalcolica, per l’estrazione degli olii essenziali. Terminato il periodo d’infusione, l’aroma idroalcolico viene distillato con metodo tradizionale discontinuo a vapore: la temperatura viene controllata per eliminare dalla soluzione prima la “testa”, poi la “coda” mantenendo così il “cuore” della distillazione, realizzata con un alambicco in rame del 1936. La polpa dei cedri intatta ritorna poi in Calabria, dove viene destinata all’industria alimentare, dando una piena circolarità al rapporto di fiducia con i produttori calabresi e valorizzando interamente i frutti locali evitandone ogni spreco.
A partire dal 2014 l’offerta delle bibite Tassoni si arricchisce con l’introduzione della Tonica Superfine, con aroma naturale di quassio, preferito al chinino, e l’aroma naturale di cedro. Nel 2015 viene introdotta la linea “Fiori e Frutti”, che porta in un bicchiere i profumi e gli aromi dei fiori e dei frutti che Tassoni offre in bibite uniche e naturali come Fior di Sambuco e Mirto in Fiore e Pescamara, bibite innovative e profumate che nascono dall’intuizione di “raccogliere i fiori e frutti e portarli in un bicchiere”. Nel 2019 la linea “Fiori e Frutti” diventa BIO e nasce la nuova Tonica Superfine con i limoni del Garda. Nuovi drinks innovativi a base di aromi naturali e in grado di soddisfare le richieste di mercato alla costante ricerca di nuove tendenze, dove la mixability è sempre più importante. Tutti i prodotti Tassoni infatti possono essere miscelati per creare nuovi cocktail dai gusti e sapori attuali per incontrare i gusti in continua evoluzione dei consumatori. L’azienda produce anche un’ampia linea di sciroppi e liquori.
Cedral Tassoni è riconosciuta un’eccellenza a livello mondiale, come una delle poche realtà industriali che produce direttamente la maggior parte degli aromi a partire da agrumi italiani ed erboristeria, controllando in modo costante e puntuale la filiera, a garanzia di qualità dell’intero ciclo di vita del prodotto.
JOBS S.p.A. azienda leader nella produzione di macchine e impianti automatizzati per fresatura a 3 e 5 assi ad alta velocità e ad alta potenza largamente impiegati dalle più avanzate aziende mondiali per lavorazioni ad altissimo contenuto tecnologico nei settori: aerospaziale, aeronautico, automotive, meccanica generale ed energia. Grazie all'impiego delle più avanzate tecnologie progettuali, produttive e di controllo qualità, i prodotti Jobs assicurano prestazioni al vertice del settore. Una fitta rete di Filiali e Centri di Assistenza tecnologica e manutentiva, garantisce un adeguato supporto alla clientela.
Jobs, che oggi conta più di 220 dipendenti e oltre 70 milioni di fatturato, è la capofila di un gruppo composito di eccellenze nella produzione di macchine e impianti: Rambaudi, focalizzato nella produzione di macchine ad alta velocità o ad alta capacità di asportazione; Sachman, punto di riferimento nel segmento dei contoterzisti con i suoi centri di fresatura orizzontali; Sigma, attiva grazie ai suoi centri di lavoro verticali ad alta tecnologia.
Dal 2012 Jobs è entrata a far parte di FFG – Fair Friend Group, gruppo internazionale che include 3 divisioni di business: macchine utensili, attrezzature industriali e energia rinnovabile dalla
lunga e consolidata tradizione nel settore della macchina utensile in Asia, Europa e Nord America.
Marlegno, dal 2000 nel cuore economico-industriale italiano, è il punto di riferimento per la progettazione e realizzazione di costruzioni in legno eco-sostenibili orientate al benessere dell’uomo e al rispetto dell‘ambiente.
Guidata dai principi dell’economia circolare utilizza solo legno proveniente da foreste Certificate PEFC, una materia prima naturale riutilizzabile e riciclabile che si presta a personalizzazioni e applicazioni d’avanguardia.
Questa scelta è alla base di un business etico e profittevole volto alla creazione di relazioni a lungo termine.
L’azienda è certificata ISO 9001 e la sua visione è condivisa da un team di 70 esperti che in tutte le fasi produttive garantiscono standard qualitativi altissimi per prestazioni ottimali.
5 unità di business lavorano in sinergia per sviluppare progetti su misura in cui sostenibilità, sicurezza e tecnologia sono le leve di un’innovazione attenta e responsabile.
OMB Saleri Spa nasce nel 1980 con il nome di Officina Meccanica Bresciani dei F.lli P. & B. Saleri snc. Per molti anni l’attività svolta è la produzione di minuterie metalliche e di valvole di arresto per l’uso domestico del gas.
Nel corso degli anni la produzione si allarga e nel 1992 l’originaria Officina Meccanica Bresciani snc si trasforma in OMB Saleri Ventilgas srl. La società diviene società per azioni nel 1998 con il contestuale cambio di denominazione sociale in OMB Saleri SPA. Nel 2001 entra nel mercato del gas per autotrazione, con l’obiettivo di produrre valvole per motori alimentati a GPL e Metano, e nel 2013 in quello dell’idrogeno, grazie ad una importante spinta sull’innovazione di prodotto e di processo. L’azienda è oggi un’eccellenza nell’automotive ecologico mondiale e un ammirato modello italiano di fabbrica partecipativa.
Modalità di partecipazione
La partecipazione al convegno è GRATUITA, previa registrazione al sito ESTE e conferma da parte della segreteria organizzativa.
La segreteria organizzativa si riserva la facoltà di convalidare le iscrizioni ricevute.
Gli iscritti riceveranno in concomitanza dell'inizio dei lavori il link e le istruzioni per accedere alla diretta.
Opportunità di sponsorizzazione
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Business Matching
I convegni del progetto FabbricaFuturo garantiscono alle aziende Partner, Sponsor ed Espositori opportunità di incontro di business matching con i partecipanti, appuntamenti commerciali della durata di 30 minuti.
Con il nuovo format virtuale, i servizi di business matching si espandono grazie al venir meno delle barriere del tempo e dello spazio, ovvero al venir meno del vincolo di organizzare gli incontri nel giorno del convegno e nella sede del convegno. Gli incontri sono organizzati a partire dal giorno successivo al convegno e si svolgono nei successivi 30 giorni lavorativi attraverso piattaforme di virtual meeting.
Con questa evoluzione dei servizi di business matching, ESTE si pone come vero e proprio business partner dei propri Clienti.
I SERVIZI SONO RISERVATI ALLE AZIENDE CHE ADERISCONO AL PROGETTO ENTRO IL 22 GIUGNO
Non è previsto un numero di appuntamenti garantito.
Se sei interessato a di incontrare le aziende che sponsorizzano l'evento, invia una mail di richiesta a luciano.lucci@este.it
Responsabile del progetto
Per qualsiasi informazione:
Federica Lucarelli - Account Eventi - federica.lucarelli@este.it - Tel: 02.91434414 - Mobile: 340.3886069
Partecipa all'incontro
- 02 Lug 2020 09:15 – 17:15
- Sede: Online, Italia
- Regione: Lombardia