Introduzione
IL PROGETTO
Otto convegni dedicati al tema del welfare aziendale organizzati tra ottobre 2017 e febbraio 2018 in otto tra le più dinamiche città del nord Italia.
Obiettivo del roadshow è offrire ad aziende di medie dimensioni del territorio di riferimento gli strumenti di base per valutare l’implementazione di piani di welfare aziendale: un vero e proprio roadshow di «alfabetizzazione».
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IL TEMA
Con welfare aziendale si intende il sistema di prestazioni non monetarie finalizzate a incrementare il benessere individuale e familiare dei lavoratori dipendenti sotto il profilo economico e sociale. In considerazione della progressiva riduzione delle risorse che il welfare pubblico riesce a destinare, il welfare aziendale si configura come opportunità per soddisfare i bisogni delle persone e, al contempo, aumentarne il grado di fidelizzazione e motivazione.
Per queste ragioni nelle aziende di oggi non si può più far a meno del welfare, ma la scelta di implementare un unico piano benefit non soddisfa le necessità dell’intera collettività aziendale, i cui bisogni variano in funzione delle differenti fasi della vita: status familiare, presenza di figli in età scolare, non autosufficienza, prossimità al pensionamento…
Come rispondere efficacemente ai bisogni delle persone? Come implementare un piano di welfare aziendale? Perché conviene? Anche il mondo sindacale si mostra compatto nei confronti del welfare aziendale, e si sono aperte nuove stagioni di contrattazione.
Il roadshow welfare aziendale rappresenta un’occasione di confronto con esperti, rappresentanti del mondo sindacale e di associazioni datoriali e fornitori di servizi. Le tematiche che verranno approfondite sono:
• Analisi dello scenario socio economico attuale e futuro: il ruolo dell’azienda;
• Rapporto dell’Azienda col territorio (aziende private, enti locali e aggregazioni sociali);
• Definizioni e racconti di esperienze di politiche di Welfare aziendale;
• Impatti organizzativi e di gestione di amministrazione del personale delle politiche di Welfare aziendale;
• Leva fiscale e aspetti giuslavoristici come strumenti per lo sviluppo di politiche di Welfare aziendale.
IL TARGET
L'evento è rivolto a: Capi azienda, Imprenditori, Direzione generale, Responsabili hr e Amministrazione e, in generale chi gestisce persone in azienda.
SPONSOR
ESPOSITORE
MEDIA-PARTNER
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Per qualsiasi informazione contattare: Giulia Fortunato - Account Eventi ESTE - giulia.fortunato@este.it - Tel. 02.91434400 - Diretto: 02.91434416
Le altre tappe
Programma
14.30 Apertura accredito partecipanti
14.50 Benvenuto e apertura lavori
Veronica Pastaro, redattrice - ESTE
Che cos’è il Welfare Aziendale? Come si fa? Perché conviene?
15.00 Dal welfare state al secondo welfare: sinergie per un nuovo modello di protezione social
I nodi irrisolti del nostro welfare, esasperati dalla crisi finanziaria, e le trasformazioni demografiche e sociali in corso, contribuiscono alla crescita e alla diversificazione dei bisogni e premono per un rinnovamento del modello di welfare che vada oltre l’assistenzialismo. Da una parte il welfare pubblico assicura la copertura dei rischi fondamentali (malattia, vecchiaia, disoccupazione, disabilità), dall’altra si assiste alla crescente diffusione del cosiddetto “secondo welfare”, che garantisce forme di protezione sociale integrativa e volontaria fornite da una vasta gamma di soggetti non pubblici sempre più attivi all’interno dell’arena delle politiche sociali.Si assiste dunque alla possibilità di un superamento della situazione attuale – in cui non esiste ancora una chiara linea di demarcazione tra l’intervento pubblico e quello privato - a favore di un sistema dove alle prestazioni pubbliche si affianchino (anche grazie agli incentivi fiscali) prestazioni e servizi aggiuntivi. Come si posizionano le imprese – attraverso l’implementazione di piani di welfare aziendale - tra i soggetti di secondo welfare?
Elena Barazzetta, ricercatrice – PERCORSI DI SECONDO WELFARE
15.30 Perché il welfare sia un reale punto di forza: elementi essenziali per assicurarne il successo a vantaggio di impresa e dipendenti
Realizzare un piano di welfare può costituire un vantaggio per l’impresa e un valore aggiunto per i suoi dipendenti, creando benessere, engagement, motivazione ed efficienza, ma occorre fare attenzione ad alcuni fattori, organizzativi, giuridici, comunicativi che possono garantirne il successo o decretarne il fallimento. Partendo da esperienze specifiche, verranno illustrati i punti fondamentali cui porre attenzione per realizzare piani di welfare in grado di valorizzare l’azienda, motivare davvero le persone e assicurare la legittimità delle azioni realizzate.
Roberto Corno, consulente del lavoro
16.00 Il Welfare con i recenti rinnovi dei contratti nazionali arriva anche nelle PMI
In una fase economica in cui le risorse per il welfare pubblico sono sempre più limitate e i bisogni della popolazione sono invece in crescita,
anche a fronte di fenomeni di invecchiamento demografico, le imprese possono svolgere un ruolo cruciale, integrando l’azione del pubblico
con soluzioni che premettano anche di sfruttare le agevolazioni fiscali e contributive incrementate dalle nuove normative. Alla luce dei recenti
rinnovi Metalmeccanici anche le piccole aziende si trovano oggi quindi a dover integrare sistemi di welfare che devono però essere declinati in
forme nuove e maggiormente adatte a realtà medio piccole.
Giusi Speziale, referente dell’area relazioni industriali e welfare - UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
16.30 Le pratiche in corso di Welfare dalla prospettiva di un Sindacato
Oggi sappiamo benissimo che il welfare pubblico per varie ragioni è percepito come insufficiente a corrispondere ai bisogni delle persone (bisogni che si sono differenziati e che sono in crescita, anche in ragione del cambiamento demografico in corso: la nostra società invecchia). Occorre sempre di più cercare di organizzare il “Welfare Mix”.
La proposta che la Cisl avanza da qualche tempo è di lavorare insieme: Sindacato e Aziende alla co-costruzione di piani di welfare aziendale e territoriale contrattati, e realizzati dal basso, valorizzando i suggerimenti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Ciro Donnarumma, segretario regionale – CISL EMILIA ROMAGNA
17.00 "Planet One" come soluzione al benessere e alla produttività aziendale
Partendo dal valutare l'energia basale (forza vitale) della singola persona Rieducatore Sportivo è in grado di ottenere un valore rappresentativo del livello energetico medio di una intera comunità. In corso d'opera e in tempo reale valuta tale stato ed è in grado di migliorarlo grazie al supporto di professionisti qualificati e di azioni multidisciplinari. Al bisogno il dirigente avrà a disposizione una serie di importanti informazioni relativamente allo stato energetico e di benessere/salute dei suoi dipendenti e potrà muovere azioni mirate al benessere e agli obiettivi aziendali.
Nicola D’Adamo, direttore generale – RIEDUCATORE SPORTIVO ITALIA
17.30 Domande dal pubblico
18.00 Aperitivo finale
Modera Veronica Pastaro, redattrice - ESTE
I numeri del convegno
47 Iscritti
26 Presenti
36 Aziende rappresentate
Gallery fotografica
Ciro Donnarumma, segretario regionale – CISL EMILIA ROMAGNA
Elena Barazzetta, ricercatrice – PERCORSI DI SECONDO WELFARE
Giusi Speziale, referente dell’area relazioni industriali e welfare - UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
Nicola D'Adamo, direttore generale – RIEDUCATORE SPORTIVO ITALIA
Roberto Corno, consulente del lavoro
Roberto Corno, consulente del lavoro
Il confronto finale con il pubblico