Introduzione
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IL PROGETTO
Le medie imprese del nostro Paese rappresentano un patrimonio unico e sono espressione di una forza creativa che non trova paragoni in nessun’altra parte del mondo.
Nelle nostre regioni italiane nascono e si sviluppano imprese che sanno coniugare eccellenza produttiva, utilizzo di materie prime uniche e competenze delle persone. Imprese che sono lo specchio dell’unicità dei nostri distretti industriali.
Un legame profondo lega le aziende al territorio. Ed è grazie allo spirito dei nostri imprenditori e alla passione che sanno trasmettere alle persone, che il nostro Made in Italy continua a rappresentare un valore nel mondo.
Un valore che da 10 anni Este porta alla luce con il ciclo di eventi ‘Risorse Umane e non Umane’. 10 anni di incontri con imprenditori e responsabili risorse umane, un lungo percorso di narrazioni, di modi virtuosi di fare impresa e di gestire le persone.
Al 10° anno di vita, Risorse Umane e non Umane prosegue nel suo obiettivo: con un programma di sei convegni, collocati nelle regioni più dinamiche del nostro territorio, racconteremo al mercato i progetti imprenditoriali che fanno crescere il nostro Paese. Grazie anche al lavoro delle persone.
IL TARGET
L'evento è riservato a: direttori del personale, responsabili formazione, responsabili amministrativi, imprenditori e direttori generali.
Il progetto è promosso anche presso i possibili partner di canale HR del territorio di riferimento:
- consulenti del lavoro
- studi professionali area HR
- società di consulenza del territorio
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Responsabile organizzativo del progetto: Concetta Lombardo - Account eventi - concetta.lombardo@este.it - Tel. 02.91434400 - Diretto: 02.91434404 - Fax: 02.91434424
Per informazioni sulle modalità di sponsorizzazione: Andrea Vago - Coordinatore commerciale - andrea.vago@este.it - Tel. 02.91434400 - Diretto: 02.91434406 - Fax: 02.91434424
SPONSOR
ESPOSITORE
MEDIAPARTNER
ONLUS
Le altre tappe
Programma
9.00 Apertura accredito partecipanti
9.30 Benvenuto e apertura lavori
Conducono:
- Francesco Varanini, direttore responsabile – Persone&Conoscenze
- Chiara Lupi, direttore editoriale – ESTE
9.30 Storie di aziende di successo
- Massimiliano Cavicchioli, direttore di stabilimento – VENCHI
- Stefano Quercetti, imprenditore e AD – QUERCETTI
11.00 Coffee break
11.30 Come creare valore per l’impresa e il suo territorio
Confronto tra Imprenditori, direttori risorse umane, istituzioni, associazioni e partner
- Stefano Beretta, ceo – SCOTWORK ITALIA
- Folco Castaldo, funzionario servizio sindacale – UNIONE INDUSTRIALI TORINO
- Massimiliano Cavicchioli, direttore di stabilimento – VENCHI
- Sergio Melis, segretario regionale – CISL PIEMONTE
- Stefano Quercetti, imprenditore e AD – QUERCETTI
- Miguel Rondon, ceo –ALTEA PEOPLE
- Alessandro Rota Porta, partner – STUDIO ROTA PORTA
- Elena Valvassori, responsabile alte professionalità e grandi reclutamenti AGENZIA PIEMONTE LAVORO - ENTE STRUMENTALE REGIONE PIEMONTE
- Giovanni Vercelli, direttore risorse umane e organizzazione – MORANDO
- Gianfranco Vercellone, partner - IDEAMANAGEMENT HUMAN CAPITAL
13.30 Chiusura lavori e light lunch
Relatori
Stefano Beretta, ceo – SCOTWORK ITALIA
Massimiliano Cavicchioli, direttore di stabilimento – VENCHI
Folco Castaldo, funzionario servizio sindacale – UNIONE INDUSTRIALI TORINO
Sergio Melis, segretario regionale – CISL PIEMONTE
Miguel Rondon, ceo – ALTEA PEOPLE
Alessandro Rota Porta, partner – STUDIO ROTA PORTA
Stefano Quercetti, imprenditore e AD – QUERCETTI
Elena Valvassori, responsabile alte professionalità e grandi reclutamenti AGENZIA PIEMONTE LAVORO - ENTE STRUMENTALE REGIONE PIEMONTE
Giovanni Vercelli, direttore risorse umane e organizzazione – MORANDO
Gianfranco Vercellone, partner - IDEAMANAGEMENT HUMAN CAPITAL
Le storie
Quercetti è la storica azienda torinese che dal 1950 produce giochi educativi. Oggi una delle pochissime realtà del settore a poter vantare un controllo diretto dell’intera filiera produttiva. Tutto il lavoro, a partire dalla progettazione del giocattolo fino al confezionamento del prodotto finito è interamente realizzato nell’unica sede di Corso Vigevano, a Torino. L’intero ciclo di produzione, concept, prototipazione, sviluppo, costruzione stampi, stampaggio, confezionamento, spedizione è svolto in Italia con manodopera residente, sviluppando un indotto sul territorio.
In controtendenza con il resto del settore giocattolo, l’azienda torinese conferma una crescita, sostenuta negli ultimi anni da un piano di investimenti destinato al miglioramento delle tecnologie esistenti e ad un costante rinnovamento di linee e prodotti, senza dimenticare i valori storici che hanno reso il marchio Quercetti famoso e apprezzato in tutto il mondo.
La passione per i giocattoli della Famiglia Quercetti risale al 1947, quando Alessandro Quercetti inizia la sua esperienza di progettista e realizzatore di giocattoli presso la Inco Giochi, piccola realtà torinese. La sua prima realizzazione è subito un successo: il cavallo Galoppa.
Fu questa originale creazione il punto di partenza di uno dei più famosi marchi dell’industria italiana del giocattolo. Negli anni ‘50, si compie la grande trasformazione. È il 1950 quando Alessandro decide di mettersi in proprio. La Quercetti, nota a quel tempo con il nome Hop-là, si trasferisce nello stabilimento di Corso Casale, a Torino.
Ma il 1953 è soprattutto l’anno che vede la nascita del prodotto più rappresentativo dell’azienda piemontese, i famosissimi chiodini. L’origine di questo diffusissimo giocattolo è francese. L’idea di base era semplicissima: realizzare disegni ed immagini fantastiche su una tavoletta traforata di cartone utilizzando tanti fiammiferi in legno con capocchia in cera colorata. Alessandro ne intuisce le potenzialità e lo brevetta in Italia. Grazie a Quercetti questo semplicissimo gioco diventerà un successo planetario.
Oggi a guidare l’azienda è la seconda generazione della famiglia che detiene il 100% delle quote di proprietà: Alberto e Stefano hanno ereditato la passione del padre Alessandro, scomparso nel 2010.
Una storia nata nel 1800, quando il giovane ambizioso Silvano Venchi aprì la sua cioccolateria, dopo aver iniziato l’attività a 16 anni come aiutante in un laboratorio di dolci: fu lì che apprese l’arte dei mastri cioccolatieri, che amava osservare all’opera fin dall’infanzia. Il piccolo laboratorio nel giro di pochi anni divenne un atelier conosciuto e rinomato in tutto il Piemonte, grazie alle continue sperimentazioni del suo fondatore.
Oggi dell’azienda artigiana è rimasto lo spirito e i valori che guidano l’organizzazione che nel frattempo ha posto la sua base a Cuneo ed è cresciuta fino a contare circa 500 addetti e un fatturato di 80 milioni di Euro, impegnati nella produzione di cioccolato (sono oltre 350 le specialità) e di gelato con la stessa passione, qualità e artigianalità di un tempo.
A gestire le persone in Venchi non c’è però un Direttore del Personale, ma solo un Ufficio HR impegnato negli aspetti amministrativi e contrattuali: i tre Responsabile di funzione gestiscono le loro risorse, occupandosi del benessere delle persone e riportando direttamente all’Amministratore Delegato.
Una scelta strategica resa possibile dalla dimensione dell’azienda, ma soprattutto alla luce della conoscenza nel dettaglio da parte dei Responsabili delle attività delle loro persone (circa 150 a testa).
La gestione delle risorse rappresenta, nella quotidianità dei Responsabili di funzione, un aspetto molto rilevante perché è anche – e soprattutto – nei momenti di confronto più tecnici che emergono criticità e potenzialità delle persone e i Capi settore hanno dunque l’occasione per capire in profondità il loro capitale umano.
La scelta delle persone da inserire in azienda spetta ai Responsabili di funzione: è un evidente vantaggio sotto il profilo della velocità di decisione e dell’incisività di queste attività.
Venchi, nel corso dell’ultimo decennio, ha sviluppato una forte relazione con diverse università, tanto che sono sempre di più i giovani che entrano in azienda per svolgere stage o scrivere tesi di laurea. Una scelta, anche in questo caso strategica, perché l’organizzazione ha deciso di assumere il personale tecnico soprattutto attraverso questa collaborazione senza ricorrere ai servizi di head hunting. In Venchi, infatti, sono stabilizzate persone a inizio carriera con l’obiettivo di fornire loro un percorso formativo in linea con gli obiettivi di business.
Quella di Venchi è una grande sfida soprattutto alla luce della quarta rivoluzione industriale: l’azienda ha recentemente dotato tutte le linee produttive delle tecnologie più innovative, utili per acquisire informazioni e adottare azioni per ritarare i flussi produttivi, garantendo però la solita freschezza, grazie alla produzione in piccoli lotti. Una scelta vincente grazie (anche) all’innovativa gestione delle persone nell’organizzazione.
I numeri dell'evento
82 Iscritti
63 Presenti
50 Aziende rappresentate
Gallery fotografica
Alessandro Rota Porta, partner – STUDIO ROTA PORTA
Francesco Varanini, direttore responsabile – Persone&Conoscenze & Chiara Lupi, direttore editoriale – ESTE
Massimiliano Cavicchioli, direttore di stabilimento – VENCHI
Stefano Quercetti, imprenditore e AD – QUERCETTI
Elena Valvassori, responsabile alte professionalità e grandi reclutamenti AGENZIA PIEMONTE LAVORO - ENTE STRUMENTALE REGIONE PIEMONTE
Gianfranco Vercellone, partner - IDEAMANAGEMENT HUMAN CAPITAL
Giovanni Vercelli, direttore risorse umane e organizzazione – MORANDO
Miguel Rondon, ceo – ALTEA PEOPLE
Tavola Rotonda "Come creare valore per l’impresa e il suo territorio"
Tavola Rotonda "Come creare valore per l’impresa e il suo territorio"
Stefano Beretta, ceo – SCOTWORK ITALIA
Sergio Melis, segretario regionale – CISL PIEMONTE