IL DESIGN DELL'ORGANIZZAZIONE - Milano 2018
- 22 Feb 2018 09:00 – 17:00
- Sede: NOVOTEL MILANO NORD CA’ GRANDA - Viale Giovanni Suzzani, 13, Milano, Lombardia, Italia
- Regione: Lombardia
- Il Convegno
- I Contenuti
- Programma
- Relatori
- Edizione 2017
- Sponsor, Espositori
- Opportunità di sponsorizzazione
- Modalità di partecipazione
- Location
- Contatti
- I numeri dell'evento
- Area Download
- Gallery fotografica
Il Convegno
La nuova progettualità organizzativa richiede uno sforzo deciso per superare una visione appiattita sugli organigrammi e per affrontare il mondo vitale dei comportamenti, delle relazioni di ruolo, della risonanza creativa e dialettica con le aspettative e le esigenze di persone e gruppi sociali.
Design Thinking e Smart Design individuano una nuova frontiera per la progettazione organizzativa dove si recupera il nesso con l’organizzazione del lavoro, si trae ispirazione dalle pratiche di innovazione dei prodotti e dei servizi, si orienta e non si subisce passivamente la spinta delle tecnologie digitali, si porta anche attenzione alle sfere dell’etica e dell’estetica.Il design dei ruoli lavorativi e del corrispondente work setting, utilizzando un’ampia gamma di strumenti non solo prescrittivi, ma materiali, cognitivi e di sostegno, diventa il focus dell’approccio progettuale. Alla fine occorrerà confrontarsi con la dialettica tra progetto e processo e quindi con quanto anima l’esperienza vitale degli attori organizzativi.
Il tema dell’incontro è stato approfondito dal direttore di Sviluppo&Organizzazione, Gianfranco Rebora che aprirà i lavori della giornata, nel testo Scienza dell’organizzazione. Il volume analizza il nesso tra organizzazione e lavoro cercando di colmare il distacco tra il livello astratto della progettazione delle architetture e strutture organizzative e la concretezza di ruoli e processi lavorativi.
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I Contenuti
INTERVENTO INTRODUTTIVO a cura di Gianfranco Rebora, direttore responsabile – SVILUPPO&ORGANIZZAZIONE – e autore del libro “SCIENZA DELL’ORGANIZZAZIONE, il design di strutture, processi e ruoli”
Il design dell’organizzazione. La progettazione dei nuovi ruoli lavorativi
Si aprono spazi per una nuova progettualità in termini di design dell’organizzazione, alla ricerca di innovazioni che investano in modo combinato gli ambienti lavorativi, i processi, i ruoli professionali e l’interconnessione tra i diversi elementi. Occorre riflettere su come utilizzare a questo fine un’ampia gamma di strumenti progettuali che intervengono sul lavoro e non sono solo prescrittivi (regole, procedure, performance management…) e tecnologici, ma riguardano anche la sfera cognitiva, quella relazionale e quella del benessere individuale e sociale.
A seguito di un sondaggio effettuato sui partecipanti al convegno dell’Edizione 2017, il nostro pubblico ho confermato con parere unanime i seguenti come temi chiave che saranno trattati nella Nuova Edizione 2018:
- Holacracy: organizzazione senza gerarchia
- Tecnologie, canali social, strumenti di collaboration
- Evoluzione dei sistemi di performance
- Smart working
- Evoluzione dei modelli di leadership
Programma
9.00 Accredito partecipanti
9.30 Apertura lavori e benvenuto
Chiara Lupi, direttore editoriale – ESTE
9.35 Il design dell’organizzazione. La progettazione dei nuovi ruoli lavorativi
Si aprono spazi per una nuova progettualità in termini di design dell’organizzazione, alla ricerca di innovazioni che investano in modo combinato gli ambienti lavorativi, i processi, i ruoli professionali e l’interconnessione tra i diversi elementi. Occorre riflettere su come utilizzare a questo fine un’ampia gamma di strumenti progettuali che intervengono sul lavoro e non sono solo prescrittivi (regole, procedure, performance management…) e tecnologici, ma riguardano anche la sfera cognitiva, quella relazionale e quella del benessere individuale e sociale.
Gianfranco Rebora, direttore responsabile - SVILUPPO&ORGANIZZAZIONE e autore del libro “SCIENZA DELL’ORGANIZZAZIONE, il design di strutture, processi e ruoli”
10.05 L’innovazione digitale come leva per generare fiducia e conoscenza distribuita
Interpretare l’organizzazione della Digital Innovation con logiche tradizionali è un ossimoro. Ogni manager che ha ricevuto l’incarico di creare un’area deputata ad occuparsi d’innovazione digitale si è trovato dinanzi a un foglio bianco. Non esiste un modello predefinito, in quanto la sua strutturazione passa attraverso la declinazione degli obiettivi che ci si prefigge. C’è una componente di concretezza e quotidianità, una squisitamente culturale e una legata a sostenere l’evoluzione dei modelli di Business. La concretezza serve a generare fiducia, l’osmosi di competenze a promuovere un’evoluzione dei modelli di Business. Per garantire la generazione di valore per azienda, clienti e per chi lavora nell’organizzazione è opportuno valorizzare al massimo gli scambi con altre aziende del settore e con Università e Istituzioni. Il tutto avendo coscienza dell’evoluzione dell’ecosistema di riferimento, dei contenuti e delle soluzioni vincenti. L’elemento più complesso da razionalizzare in termini di organizzazione è il sostegno alla creatività per permettere di “sognare” senza vincoli, anticipare i bisogni dei clienti e immaginare opportunità. Ingredienti fondamentali: ottimismo e resilienza.
Angela Gemma, head of digital Innovation - DEUTSCHE BANK
10.30 Leadership development in Nestlé: l’evoluzione di un modello
Parlare di leadership ci porta molto spesso a riflettere sulle nostre Organizzazioni e subito dopo sul contesto nel quale tali Organizzazione si trovano ad operare. Viviamo in un mondo in continua trasformazione, dove le certezze del passato non rappresentano più un riferimento e dove, ad evolvere, non può e non deve essere solo il modello organizzativo nei suoi processi, ma anche il modello di leadership da cui discende la governance sia strategica che operativa.
Giorgia Redaelli, talent & development manager - NESTLÈ
10.55 Smart Working e Change Management
I progetti di Smart Working sono progetti di profondo cambiamento che coinvolgono tutta o gran parte dell’organizzazione e che modificano profondamente la cultura aziendale, le modalità di lavoro e di collaborazione, richiedendo lo sviluppo di nuove competenze (Sia “Digitali” sia e soprattutto “Manageriali”). OD&M ha realizzato un’indagine su HR manager e dirigenti aziendali per approfondire con loro il tema dello Smart Working, identificando il senso che gli viene attribuito, i motivi che portano le aziende a ricorrervi, i benefici e le criticità connesse, l’importanza e la difficoltà dei diversi ambiti su cui lo Smart Working impatta, per arrivare infine a misurare il livello di “smartitudine” delle aziende.
Stefano Porta, manager area consulting – OD&M CONSULTING
11.20 Coffee Break
11.50 Lo smart working come imperdibile opportunità di re-design organizzativo
Non esiste una ricetta unica e standard per applicare lo smart working nelle nostre organizzazioni. Introdurre il lavoro agile in modo corretto, posizionarlo adeguatamente ottenendo il duplice scopo di favorire il benessere e la motivazione dei lavoratori/trici e incrementare l'efficienza dei processi significa conoscere in profondità il contesto di partenza e avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Le logiche del lavoro agile impattano fortemente sul disegno organizzativo e ne stressano le dimensioni più strategiche: il tempo, lo spazio, la valutazione della performance, i comportamenti dei collaboratori e dei manager, il ruolo delle tecnologie. Adottare in modo sistematico lo smart working, farlo diventare una normale modalità di lavoro significa traghettare la nostra organizzazione verso il futuro e forzarla a cambiare quei modelli di riferimento ormai obsoleti cui inconsapevolmente tendiamo a rimanere ancorati.
Arianna Visentini, presidente e consulente senior smart working– VARIAZIONI
12.15 La cultura del feedback e le nuove frontiere per Organizzazione e Processi
I cambiamenti culturali degli ultimi anni, alimentati dalla rivoluzione tecnologica, hanno consolidato in società nuove modalità di condivisione, interazione ed accesso alla comunicazione. In questa sessione si riflette su come questa metamorfosi abbia raggiunto inevitabilmente il mondo del lavoro, proponendo modelli organizzativi e di processo più destrutturati, continui e collaborativi.
Fabio Cardilli, european product leader - TALENTIA SOFTWARE
12.40 Business Leadership in un mondo “disruptive”
Nell' attuale contesto politico-economico, caratterizzato da grande incertezza e complessità, l’abilità di un Leader di creare e gestire il miglior “soft-environment” è fondamentale per raggiungere il successo e crescere. Potrebbe sembrare semplice ma spesso è l’esperienza che genera la coscienza di quale sia il modo migliore per generare un ottimo processo decisionale quindi un ottima Competitive Strategy, eventualmente generare Innovazione e gestire le Disruptions. Massimo descriverà le caratteristiche chiave che ogni Leader, ma anche ogni collaboratore, dovrebbe avere per evitare cattive sorprese ed essere competitivi.
Massimo Tammaro, advisor, executive coach, global speaker - FRECCE TRICOLORI 1998-2010 - FERRARI 2011-2017
13.05 Pranzo a buffet
14.00 Organizzarsi senza capi: holacracy e il self-management organizzativo
Le relazioni di subordinazione tra persone sono ancora compatibili con l’espressione del massimo potenziale di team e organizzazioni? Per quale motivo attraversiamo uno dei periodi storici di maggiore scollamento tra lavoratore e azienda? Stiamo sbagliando ad applicare le teorie organizzative di riferimento o siamo all’alba di una rivoluzione copernicana che le dissolverà del tutto?
Andrea Farè, self management evangelist & holacracy coach
14.25 Evoluzione dei modelli organizzativi a supporto del cambiamento: oltre le gerarchie
L’azienda sta vivendo un momento di grande trasformazione, nella quale convivono modelli di gestione tradizionali con modelli più Agile. I progetti di trasformazione che ci riguardano implicano un cambio di mindset da parte delle persone: servono meno processi, meno job description e più governance ed è necessario alimentare responsabilizzazione e imprenditorialità, anche attraverso piattaforme di condivisione, tecnologiche e fisiche. Progettualità Agile, centri di competenza, comitati di Governance, nuovi modelli di leadership sono tutte leve che contribuiscono alla diffusione di questa nuova cultura.
Gennaro D’Antonio, head of organization development – AUTOGRILL
14.50 Oltre lo Smart Working
I profondi cambiamenti socio-economici e le nuove tecnologie rompono il rapporto tra attività, spazio e tempo e le aziende cercano di rispondere con l’introduzione di modalità di lavoro più flessibili. Si ampliano i confini del luogo di lavoro e anche l'ufficio viene ripensato in modo da facilitare collaborazione e innovazione. In questo contesto, il 2017 è stato l’anno dello smartworking: sempre più realtà hanno adottato questo modello organizzativo e a Maggio è stata approvata dal parlamento la legge sul lavoro agile, che si riferisce però solo al mondo del lavoro subordinato. Quali saranno i prossimi scenari in un mercato del lavoro in cui lavoro dipendente ed autonomo tenderanno a convergere?
Luca Brusamolino, founder – WORKITECT
15.15 Smart Working: case history di Vodafone Italia
Vodafone è stata la prima azienda in Italia a introdurre lo Smart Working su larga scala nel 2014 e, con circa 3500 persone che possono scegliere di lavorare da remoto un giorno alla settimana, è tra le esperienze che coinvolgono il maggior numero di dipendenti in Italia (fonte: Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano). Lo Smart Working è reso possibile da una parte dalla tecnologia che ha abilitato un nuovo modo di lavorare, sempre più digitale, dall’altra da un cambiamento culturale focalizzato sulla flessibilità, su un apporto capo-collaboratore improntato alla fiducia e alla trasparenza, sui risultati e non sulla presenza fisica.
Francesco Porotto, hr & organization e digital learning manager - VODAFONE ITALIA
15.40 Creazione di team, rotture di silos, evoluzione di ruoli: le nuove modalità organizzative al servizio del business
La trasformazione digitale sta cambiando radicalmente la customer experience: da fisico a digitale, a figitale. Le organizzazioni evolvono per rispondere alle nuove richieste del mercato integrando modelli fluidi e di co-working. Presentiamo un’esperienza che mette il valore delle persone e le loro competenze al centro dello sviluppo aziendale.
Cristian Arcari, hr manager – LEROY MERLIN ITALIA
16.05 L’apologia del modello gerarchico
È davvero plausibile organizzare un’azienda senza gerarchie? L’intervento vuole rappresentare la ‘voce della resistenza’ contro i nuovi modelli organizzativi a difesa di gerarchie, confini tra ruoli e unicità del comando. Rendere più ‘fluidi’ i modelli organizzativi, abbandonare la staticità degli organigrammi per agevolare la creazione di team interfunzionali, non significa abbandonare tout court il modello gerarchico. Estendere la responsabilizzazione a più livelli nell’organizzazione, non significa per forza rinunciare ad avere un leader.
Maurizio Decastri, professore ordinario di organizzazione aziendale, facoltà di economia, prorettore al personale - UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA
16.30 Dibattito con il pubblico e chiusura dei lavori
Relatori
Cristian Arcari, hr manager – LEROY MERLIN ITALIA
Luca Brusamolino, founder – WORKITECT
Fabio Cardilli, european product leader – TALENTIA SOFTWARE
Gennaro D’Antonio, head of organization development – AUTOGRILL
Maurizio Decastri, professore ordinario di organizzazione aziendale, facoltà di economia, prorettore al personale - UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA
Andrea Farè, self management evangelist & holacracy coach
Angela Gemma, head of digital Innovation – DEUTSCHE BANK
Francesco Porotto, hr & organization e digital learning manager - VODAFONE ITALIA
Stefano Porta, manager area consulting – OD&M CONSULTING
Gianfranco Rebora, direttore responsabile – SVILUPPO&ORGANIZZAZIONE e autore del libro “SCIENZA DELL’ORGANIZZAZIONE, il design di strutture, processi e ruoli”
Giorgia Redaelli, talent & development manager – NESTLÉ
Massimo Tammaro, advisor, executive coach, global speaker - FRECCE TRICOLORI 1998-2010 - FERRARI 2011-2017
Arianna Visentini, presidente e consulente senior smart working – VARIAZIONI
Edizione 2017
I NUMERI DELLA PRIMA EDIZIONE
184 Iscritti
151 Presenti
127 Aziende rappresentate
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Alessia Celli - Account Commerciale
alessia.celli@este.it
Modalità di partecipazione
La partecipazione è gratuita per gli abbonati alla rivista Sviluppo&Organizzazione. Ogni abbonamento prevede la partecipazione di tre persone della medesima azienda.
I non abbonati potranno pagare una quota di partecipazione pari a euro 150 + Iva oppure sottoscrivere l'abbonamento a Sviluppo&Organizzazione al costo di 120€ (iva assolta dall’editore).
La quota di partecipazione è da intendersi invece nominale e riferita al singolo convegno.
Visita la pagina abbonamenti o scrivi a Daniela Bobbiese, responsabile Abbonamenti ESTE, all'indirizzo daniela.bobbiese@este.it
La segreteria organizzativa si riserva la facoltà di convalidare le iscrizioni ricevute
Contatti
Per qualsiasi informazione: Giulia Fortunato - Account Eventi - giulia.fortunato@este.it - Tel. 02.91434416 - fax 02.91434424
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Cristian Arcari, hr manager – LEROY MERLIN ITALIA
Luca Brusamolino, founder – WORKITECT
Angela Gemma, head of digital Innovation – DEUTSCHE BANK
Stefano Porta, manager area consulting – OD&M CONSULTING
Gianfranco Rebora, direttore responsabile – SVILUPPO&ORGANIZZAZIONE
Giorgia Redaelli, talent & development manager – NESTLÉ
Arianna Visentini, presidente e consulente senior smart working – VARIAZIONI
Gallery fotografica
Partecipa all'incontro
- 22 Feb 2018 09:00 – 17:00
- Sede: NOVOTEL MILANO NORD CA’ GRANDA - Viale Giovanni Suzzani, 13, Milano, Lombardia, Italia
- Regione: Lombardia