Fabbrica Futuro - Venezia
- 08 Giu 2017 08:45 – 17:00
- Sede: Hotel DoubleTree by Hilton Venice North, Via Bonfadini 1, Mogliano Veneto, Italia
- Regione: Veneto
Introduzione
IL PROGETTO
Per il quinto anno consecutivo, il convegno FabbricaFuturo torna a Venezia per mettere a confronto idee, raccontare i casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per accompagnare le aziende manifatturiere italiane in un percorso verso la digitalizzazione. Il Piano Industria 4.0 dà indicazioni concrete ma serve una chiave di lettura che aiuti le aziende a comprenderne le opportunità. Durante la giornata di lavori i contributi di accademici, imprenditori, manager e rappresentanti del mondo dell’offerta presenteranno scenari macroeconomici, tecnologie abilitanti e casi concreti di innovazione.
Il convegno si sviluppa in due momenti
Mattina: sessione plenaria dedicata all’analisi dello scenario competitivo e delle tecnologie che abilitano la crescita e lo sviluppo delle medie aziende manifatturiere italiane.
Pomeriggio: sessioni parallele di approfondimento dedicate ai seguenti temi
• dall’automazione allo smart manufacturing
• supply chain management
• progettare i prodotti del futuro
• competenze e processi di lavoro (Novità)
Il pubblico di riferimento di FabbricaFuturo sono gli Imprenditori, la direzione generale, le direzioni tecniche (produzione, logistica, ricerca e sviluppo, ecc.), la direzione commerciale e marketing di medio/grandi aziende manifatturiere italiane.
GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
IL TARGET
L'evento è rivolto a: Imprenditori, Direzione Generale, Direzioni Tecniche (produzione, logistica, ricerca e sviluppo...), Direzione Commerciale e Marketing di medio/grandi aziende manifatturiere italiane
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Responsabile organizzativo del progetto: Raffaella Rapisardi - Responsabile eventi - raffaella.rapisardi@este.it - Tel: 02.91434400 - Diretto: 02.91434405 - Fax: 02.91434424
Per informazioni sulle opportunità di sponsorizzazione: Andrea Vago - Coordinatore commerciale - andrea.vago@este.it - Tel: 02.91434400 - Diretto: 02.91434406 - Fax: 02.91434424
PARTNER
SPONSOR
Programma
8.45 Apertura accredito partecipanti
9.20 Benvenuto e apertura lavori
SESSIONE PLENARIA - SCENARI E TREND DEL MANIFATTURIERO ITALIANO
9.30 Il futuro della manifattura: trend evolutivi del nord-est
Si intende fornire un quadro della recente evoluzione dell'industria manifatturiera nel Nord-Est. Nello specifico, l'enfasi verrà posta su due aspetti: i processi di internazionalizzazione e la dinamica dei sistemi di piccola e media imprese con particolare riferimento ai distretti industriali.
Giulio Cainelli, professore ordinario di economia politica – UNIVERSITA’ DI PADOVA
9.55 L’azienda manifatturiera globale: soluzioni ERP verticali con supporto mondiale per la Fabbrica 4.0
I vantaggi delle soluzioni Infor disponibili anche in CLOUD per la trasformazione digitale, per i processi di internazionalizzazione delle aziende manifatturiere italiane e la loro integrazione verticale nella Fabbrica 4.0
Bruno Pagani, sales director – INFOR ITALIA
10.20 Sensori, networking, IoT- dal "field level" al "cloud"
Dal bordo macchina al Cloud. Incremento del volume dati e semplificazione delle installazioni a livello sensore/attuatore. Raccolta e trasporto delle informazioni attraverso tutti i livelli di comunicazione.
Sergio Paganelli, CEO – BALLUFF
10.45 UNOX e Industria 4.0: Processi e Prodotti
La tecnologia ha trasformato e sta trasformando la nostra società rendendo un futuro immaginato da pochi il nostro presente.
Le rivoluzioni industriali ci hanno messo a disposizione tecnologie che hanno migliorato e trasformato radicalmente il modo in cui produciamo energia, ci muoviamo e comunichiamo.
Stiamo vivendo una rivoluzione industriale, in cui la tecnologia ci permetterà di raccogliere, elaborare ed interpretare dati in tempo reale per comprendere fenomeni complessi e agire rapidamente per fare progredire ulteriormente il mondo in cui viviamo.
Comprendere come utilizzare questa tecnologia nelle nostre fabbriche e come inserirla nei nostri prodotti diventa condizione necessaria per il successo delle imprese.
In Unox abbiamo usato e stiamo usando tecnologia 4.0 da anni, prima che avesse questo nome, e oggi ne stiamo raccogliendo i vantaggi in termini di crescita e prospettive.
Nicola Michelon, ceo – UNOX
11.10 Coffee break
11.40 Dal modo di produzione industriale al modo di produzione digitale: per una critica dell'economia politica
Quando cambia il modo di produzione cambia tutto: la relazione uomo e mondo, tra gli uomini e le cose e tra gli uomini e gli altri uomini; cambia la politica, il modo di pensare, la funzione dei saperi, la determinazione dei valori economici e sociali. Cambia la stessa organizzazione dello spazio e del tempo. Cambia il rapporto con ciò che chiamiamo territorio, ambiente, paesaggio, società. Siamo definitivamente passati dal modo di produzione industriale al modo di produzione digitale. È allora necessaria una critica dell’economia politica del modo di produzione digitale per cogliere e governare i nuovi conflitti, i pericoli e le potenzialità implicite ed esplicite. Quando avviene un cambiamento sempre qualcosa resiste. Ciò che resiste è più pericoloso di ciò ‘che viene’. Si resiste sia con i pensieri sia con le azioni. Il nuovo chiede di imparare a disimparare, richiede un reset.
Federico Della Puppa, esperto in pianificazione strategica e marketing territoriale – SMART LAND
12.05 Sfide e rischi delle produzioni personalizzate di massa nella fabbrica 4.0
AI e IOT sono le due tecnologie che avranno maggiore impatto sul patrimonio produttivo italiano. Esse abiliteranno il nascere e crescere di produzioni personalizzate di massa. Queste produzioni, che vedono contemporaneamente alti volumi e alta personalizzazione, pongono nuove sfide e nuovi rischi. Riconoscere i rischi e cogliere le opportunità al fine di massimizzarne i vantaggi sono lo scopo di questo intervento.
Helmut Kirchner, ceo e fondatore – CYBERTEC
12.30 I robot tra noi
I robot e le tecnologie di intelligenza artificiale sono agile oggetto di divulgazione scientifica. Accattivanti, futuristici, “tecnicamente muscolosi”, affascinano il pubblico con estrema facilità. Questa loro capacità di tenere il palco della scienza, però, mette in secondo piano aspetti correlati all’interazione uomo-robot e uomo-macchina. In realtà vi sono interessanti e imprescindibili aspetti psicologici, etici e sociologici che si nascondono tra le pieghe di una macchina che cammina e stringe una mano, o suona un violino. In questo intervento si parlerà di interazione uomo-macchina e di come sarà vivere a contatto con macchine sempre più in simbiosi con noi.
Paolo Gallina, professore associato di ingegneria industriale – UNIVERSITA’ DI TRIESTE
12.55 La fabbrica del futuro: quali competenze?
Per mantenersi competitivi sul mercato occorre puntare sul valore del capitale umano. Ma quali caratteristiche distintive deve avere il capitale umano per reagire ai cambiamenti significativi che stanno avvenendo nelle imprese di oggi? Quali competenze servono in un’industry 4.0? Cosa pensano i professionisti e i manager sulle competenze che servono loro per affrontare il domani?
Vi offriremo alcune chiavi di lettura sul mondo delle competenze 4.0 grazie al nostro osservatorio ed ai dati raccolti con la survey “Employability e Competenze” realizzata in collaborazione con Este.
Angela Gallo, presidente – IDEAMANAGEMENT HUMAN CAPITAL
13.20 Gli incentivi fiscali per l’innovazione dell’industria manifatturiera: commento alla circolare 4/E del 30 marzo 2017
Il Piano Nazionale Industria 4.0 si compone di due direttrici chiave, la prima delle quali (Investimenti Innovativi) ha come target il rinnovo del “parco macchine” all’interno delle imprese e l’investimento a maggior contenuto trasformativo, utilizzando tecnologie digitali e beni strumentali in chiave 4.0. Nell’intervento si parlerà degli incentivi fiscali introdotti allo scopo di stimolare il raggiungimento di tali obiettivi. Fra questi, un ruolo centrale è occupato dagli ammortamenti maggiorati, comunemente noti come “super ammortamento” e “iper ammortamento”.
Alfonso Lucarelli, funzionario della direzione centrale normativa - ufficio segreteria tecnica – AGENZIA DELLE ENTRATE
Modera Chiara Lupi, Direttore Editoriale – ESTE
13.35 Pranzo a buffet
14.30 – 17.00 SESSIONI PARALLELE
DALL’AUTOMAZIONE ALLO SMART MANUFACTURING
- Sviluppare applicazioni Internet of Things in ambito industriale: rivoluzione o evoluzione?
L’intervento mira a fare chiarezza sui paradigmi tipici dell’internet of things e a presentare quali sono gli strumenti a disposizione e i passi metodologici per poter sviluppare applicazioni IoT in ambito produttivo. In un contesto dove l’infrastruttura e la sensoristica da integrare nei sistemi produttivi sono ampiamente diffuse, l’implementazione di progetti Internet of things rappresenta una leva per incrementare l’efficienza e ridurre i costi. Nell’intervento verranno presentati alcuni casi applicativi aziendali.
Emanuele Dovere, research group on industrial engineering, logistics and service operations - department of management, information and production engineering – UNIVERSITA’ DI BERGAMO
- Big Data e analisi predittive: come essere concreti
Secondo Gartner, nota società leader nella consulenza informatica e strategica, il 60% dei progetti Big Data che saranno avviati nel 2017 rimarranno nella fase pilota. Cercare di trarre concreto vantaggio da progetti innovativi non è semplice: discuteremo di come affrontare in maniera produttiva progetti big data e analisi predittive attraverso alcuni casi d'uso concreti, per poter estrarre conoscenza dai dati, centrando l'obiettivo di business e portando il progetto in produzione.
Dario Cannone, data analyst – MIRIADE
- La Dimensione Intellettuale della crescita
La dimensione intellettuale della crescita d'impresa è in equilibrio (componibile) tra la radicalizzazione del mondo globale tecnologico e l'economia sociale.
Il futuro transiterà attraverso nuovi modelli cognitivi, organizzativi ed economici ispirati a volontà intelligenti da alcuni pensieri di Keynes, Newman, Darwin, Schumpeter, Cicerone, Rifkin, Schwab, Gould, Vrba, Fayol etc, verso una nuova era della conoscenza.
Vito Rotondi, CEO managing director – MEP
- Efficienza nei processi produttivi nell’ Industry 4.0 : elementi chiave, percorso progettuale e tecnologia necessaria per introdurre il processo di anomaly detection nella propria azienda
Uno dei principali obiettivi in ambito Industrial IoT è il monitoraggio automatico e l’individuazione di eventi anomali, cambiamenti o deviazioni nei dati raccolti... in altre parole, l’Anomaly Detection.
L’anomaly detection può essere impiegata in diversi contesti applicativi tutti caratterizzati dalla necessità di osservare nel tempo fenomeni rilevanti per i processi e il business. Risponderemo alla domanda : “E’ possibile già oggi in ambito industriale, con i dati a propria disposizione ed investimenti limitati, sfruttare concretamente le possibilità offerte dalle nuove tecnologie (IOT, Big Data, Machine learning) di cui tanto si parla?”
Sergio Fraccon, business unit business analytics director – HORSA
- Salvagnini e INDUSTRIA 4.0, un caso per gli FMS per la lavorazione della lamiera
Pierandrea Bello, laser product manager – SALVAGNINI GROUP
Modera: Emanuele Dovere, research group on industrial engineering, logistics and service operations - department of management, information and production engineering – UNIVERSITA’ DI BERGAMO
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
- Il Potere nelle Supply Chain non è un gioco a somma zero
Il Potere nelle Supply Chain non è un gioco a somma zero
La crescente complessità dei mercati, le nuove tecnologie abilitanti, le opportunità da cogliere all’orlo del caos: alcuni paradigmi adottati in passato in ambito Supply Chain Management stanno tramontando, aprendo il futuro a scenari imprevedibili.
Nuovi modelli, che hanno fatto propri gli insegnamenti della teoria dei giochi, parlano di Supply Chain fondate sulla cooperazione piuttosto che sulla competizione.
Il tutto è reso possibile dalla constatazione che il potere non è una forza conservativa, ma generativa: se si vuole aumentare la forza della propria supply chain, è necessario incrementare il potere di tutti gli attori che ne fanno parte.
Si instaura così una autentica reciprocità fra clienti e fornitori, che va sancita con un «patto» che va proposto, misurato e difeso, che pone al centro - come nuovi motori del cambiamento - attrattività e relazione.
Fabio Candussio, docente di sistemi informativi aziendali e organizzazione della produzione – UNIVERSITA’ DI UDINE
- Breton SpA : il progetto Smart Organic System
Descrizione di come Breton SpA sta interpretando la propria 4.0, sia in termini di evoluzione tecnologica dei propri prodotti (interconnessione e supervisione di macchinari ed impianti), che come evoluzione dei propri processi produttivi ed organizzativi (sviluppo piattaforme e progetti informatici per facilitare lo sviluppo e la governance del prodotto).
Cristian Bolzon, chief procurement officer – BRETON e Federica Dallanoce, vice presidente – ADACI
- Come Silca è diventata un’azienda 4.0 ad elevate prestazioni
Il percorso di Silca (dormakaba Group) nel cambiare modello produttivo passando da manufacturing-driven a market-driven, attraverso importanti cambiamenti strutturali, metodologici ed organizzativi.
Tra i principali, la definizione di un nuovo modello di pianificazione in grado di coniugare al meglio le necessità del mercato con quelle della produzione, attraverso l’introduzione di un software integrato di pianificazione e schedulazione.
Tale strumento si è rivelato essere il fattore abilitante necessario al raggiungimento e ulteriore e successivo superamento degli ambiziosi obiettivi prefissati.
Luigi Moroso, sales director – CYBERTEC e Stefano Setti, senior vice president industrial operation KS segment – SILCA, DORMAKABA GROUP
- Il supermercato dinamico
Nella concezione “classica” del supermercato le locazioni sono fisse, le quantità per locazione sono definite dai consumi storici e il ripristino viene fatto a kanban.
Periodicamente le locazioni e le quantità devono essere aggiornate considerando i consumi reali.
Nel caso della nostra tipologia di produzione dove abbiamo un’alta variabilità di consumo dei codici questo sistema non funziona se non con un continuo aggiornamento.
Quello che abbiamo pensato in azienda, anche su suggerimento di chi lavora in magazzino, è di costruire un supermercato dinamico che viene definito e organizzato a seconda dell’effettivo utilizzo dei componenti.
Tutte le locazioni di magazzino e supermercato sono mappate a sistema (SAP) e un componente viene reso disponibile a supermercato solamente nel caso venga richiesto dall’ MRP.
Ne risulta un supermercato a locazione variabile e con quantità non stabilite da valori storici ma dall’effettiva necessità futura dei componenti.
Gianni Cerveson, plant manager – MITSUBISHI ELECTRIC HYDRONICS & IT COOLING SYSTEMS
- Dalla previsione della domanda al sales & operation planning
Il progetto nasce dall’esigenza di rivalutare il sistema previsionale aziendale generato dal budget annuale il quale mensilmente, attraverso un rolling plan, veniva tradotto in stima di vendita.
Tale processo è in relazione con i vincoli capacitivi delle linee produttive, il bilanciamento dei costi di gestione delle scorte, il livello di servizio al cliente, la cui esigenza di dettaglio è però settimanale.
Da qui l’esigenza di studiare un nuovo modello. Attraverso l’analisi delle serie storiche si è giunti all’identificazione di appropriati algoritmi che sono stati tradotti in uno strumento, il quale propone la distinzione tra base line ed attività promozionali tipiche del settore.
Questa distinzione ci permette ora di ricondurre i volumi previsionali nella giusta settimana di vendita. A livello organizzativo si è intervenuti definendo e formando nuove figure: il Demand Planner ed il Supply Chain Planner. Sono entrambi dei catalizzatori; il DP raccoglie ed interpreta i fabbisogni della domanda, mentre il SCP verifica la disponibilità in considerazione dei vincoli produttivo-logistico
Dall’incontro dei due nel S&OP meeting viene verificata l’evadibilità del piano della domanda, vengono evidenziate ed anticipate eventuali criticità/opportunità sul medio e lungo periodo. Tali informazioni vengono raccolte in un documento aziendale e messo a disposizione di tutte le direzioni.
Daniele Ferrando, direttore supply chain – MORATO PANE
Modera: Fabio Candussio, professore di sistemi informativi aziendali – UNIVERSITA’ DI UDINE
PROGETTARE I PRODOTTI DEL FUTURO
- Conoscere le leggi dell’innovazione per progettare i prodotti del futuro
L’innovazione è un percorso irto di ostacoli e difficoltà, dove l’errore e il fallimento sono fattori intrinseci e quasi inevitabili.
La domanda da porsi non è solo “Come faccio a innovare con successo?”, ma piuttosto “Come nasce e si sviluppa un contesto organizzativo che favorisce processi di innovazione continui e sistematici?”. L’intervento ha pertanto l’obiettivo di illustrare alcune “leggi” che governano processi virtuosi di innovazione per portare a realizzare nuovi prodotti unici e riconoscibili.
Mauro De Bona, professore di economia e organizzazione aziendale – UNIVERSITA’ DI UDINE
- Machine learning e visual thinking, il futuro arriva prima
Oggi possiamo dare vita ai prodotti del futuro anticipando le richieste dei consumatori. Cosa desiderano i miei clienti? Cosa acquisteranno tra un anno? E tra tre? Grazie ai dati a disposizione delle aziende, tanto interni quanto esterni, è possibile costruire modelli previsionali capaci di rispondere a queste domande. Le analisi predittive e il machine learning possono indicarci la strada da seguire, mentre il visual thinking ci aiuta a visualizzare e prototipare le esperienze d’uso dei prodotti del domani”.
Maurizio Novello, ceo – MIRIADE
- Extra-ordinary: i progetti speciali come strumento di innovazione e valorizzazione del marchio
Perché investire tempo e denaro in progetti apparentemente lontani anni luce dal proprio core business? Come far sì che questo investimento si traduca in risultati concreti per l’azienda?
La risposta a queste due domande sarà data attraverso la discussione di due dei casi più recenti ed estremi di “progetti speciali” di Dainese – la tuta spaziale Skinsuit per l’Agenzia Spaziale Europea e la giacca protettiva Sea-Guard per Emirates Team New Zealand – dove innovazione e comunicazione si fondono nel perseguimento della “Mission Safety” dell’azienda.
Gabriele Gianello, direttore marketing – DAINESE e Marcello Bencini , strategic projects manager – DAINESE
- La scienza del dato oltre la tecnologia: barriere culturali, percorsi di adozione, metodologie e approcci per prodotti di successo
Big Data, Predictive, machine learning sono argomenti di moda, molti ne parlano, c'è curiosità e desiderio di informarsi ma è difficile farsi un'idea chiara di come la moderna Scienza del Dato possa aiutare il Business e le Operation. Con il BAPAlab Horsa rende accessibile un'opportunità. Un format innovativo che permette alle aziende di sperimentare concretamente il mondo della Scienza del Dato in modo semplice. Un approccio interdisciplinare per ottenere insieme: la definizione di best practice (condivisione e riuso) e la crescita di sensibilità e attitudini al data driven decision making.
DAB Pumps in un progetto di Product Life Cycle Forecast a testimoniare quali risultati si ottengano insieme quando un'idea si traduce in realtà.
Danilo Maurizio, advanced analytics division manager – HORSA e Valentina D'Ambrosio, head of product management – DAB PUMPS
- La digitalizzazione e il suo impatto nella filiera di progettazione e industrializzazione.
L‘ aumento della capacità computazionale e della connettività ha permesso l’introduzione di nuove metodologie di progettazione, verifica e produzione aumentando l’integrazione di funzioni interne, migliorando l’efficienza operativa e le prestazioni dei prodotti. Un percorso di trasformazione aziendale cogliendo nuove opportunità.
Marco Monacchi, svp responsabile r&d fabric care e dish care – ELECTROLUX
Modera: Mauro De Bona, professore di economia e organizzazione aziendale – UNIVERSITA’ DI UDINE
COMPETENZE E PROCESSI DI LAVORO
- La sfida dei lavori ibridi
Alcuni ricercatori definito il 2016 The Year of Hybrid Jobs. Perché? Nei «lavori ibridi», le competenze tecniche, gestionali, professionali o relazionali dei mestieri consolidati si combinano e integrano con le nuove competenze informatiche e digitali, con le abilità di comunicazione e interazione nei social network, con le modalità di collaborazione in ambienti di lavoro meno gerarchici e strutturati, più tecnologici e dinamici. È un fenomeno inarrestabile, che impatterà sulla formazione delle competenze, sulla gestione del personale e sull’organizzazione del lavoro.
Paolo Gubitta, professore ordinario di organizzazione aziendale e family business e presidente del corso di laurea triennale in economia – UNIVERSITA’ DI PADOVA
Per traguardare un’azienda verso i risultati di business occorre monitorare non solo i dati del suo bilancio, ma anche i il bilancio delle competenze. Possedere il Competence Position System permette di ottenere indicatori sintetici per condurre efficacemente la gestione del capitale umano d’impresa.
Gianfranco Vercellone, partner – IDEAMANAGEMENT HUMAN CAPITAL
- Industry 4.0 dalla teoria alla pratica: il caso SARIV
L’impatto della nuova rivoluzione industriale richiede nuove competenze e adeguamenti organizzativi, dal semplice miglioramento dei processi esistenti, alla più complessa innovazione del modello di business.
È occasione unica di rinnovamento, ma è anche una trasformazione necessaria e non procrastinabile per permettere lo sviluppo o il rilancio delle imprese, e richiede riflessioni sui propri modelli organizzativi, ed interventi per il miglioramento degli stessi.Per le imprese manifatturiere l’obiettivo è la ‘Fabbrica 4.0’: dispositivi interconnessioni, interfacce sempre più complesse, informatizzazione dei processi, e la gestione di una quantità enorme di dati, che vanno raccolti, analizzati, e trasformati da Big Data a Good data, rendendoli fruibili per la definizione e correzione delle strategie e delle politiche aziendali.
Nicola Sartore, managing director – SARIV
- Alziamo la testa dal tornio
Quando si parla di manifattura si focalizza l’attenzione su aspetti tecnici o produttivi, ma nell’era digitale serve altro. Le aziende necessitano di un approccio smart volto a rendere i processi fluidi e digitali. Oggi con il piano industria 4.0 il governo cerca di incentivare tali politiche: certo dirottare parte degli investimenti aziendali verso strutture digitali è un passo verso l’innovazione di processo e di prodotto, ma non è sufficiente. Servono figure che fungano da collegamento tra le necessità interne all’impresa e gli strumenti digitali. Senza questi digital specialist, meglio se nativi digitali, è difficile sapere quali tecnologie fanno al caso nostro e come esse possano essere integrate nei processi. Per fare ciò è importante alzare la testa dal tornio e guardare oltre il prodotto, cercando nuovi stimoli da altri settori perseguendo l’Innovazione a 360°, che non significa solo produrre di più o meglio, ma vedere come l’era digitale può agevolare tutte le funzioni aziendali, dall’approvvigionamento alle vendite, dalla progettazione, alle spedizioni fino ad arrivare al post vendita.
Paolo Bettinardi, CEO – BETTER SILVER
- Sviluppo delle professioni e crescita del talento: un’opportunità per le aziende manifatturiere
Per portare innovazione negli ambiti produttivi, focalizzarsi sull’innovazione di processi e metodi non è sufficiente: ci vogliono competenze che diano forma alle strategie.
Sono le persone, con il loro bagaglio e le loro caratteristiche, a garantire la corretta messa a terra delle strategie.
Ma trovare le risorse più adatte al nostro contesto non è semplice. Oggi le competenze chiave sono evolute: serve una leadership di stile diverso, serve una grande velocità e capacità di cogliere il cambiamento. La recente normativa sul lavoro consente alle organizzazioni di modularsi e ri-modularsi secondo le esigenze di business. Ma come valutare quali profili saranno in grado di cogliere le sfide di business dell’azienda? E come prevenire l’obsolescenza delle competenze?
Cetti Galante, amministratore delegato – INTOO
- La digitalizzazione dell’impresa rivolta a utenti e processi interni: il caso Stevanato Group
Nicola Gianese, iDigital and IT director – STEVANATO GROUP
Modera: Paolo Gubitta, professore ordinario di organizzazione aziendale e family business e presidente del corso di laurea triennale in economia – UNIVERSITA’ DI PADOVA
Relatori
Pierandrea Bello, laser product manager – SALVAGNINI GROUP
Marcello Bencini, strategic projects manager – DAINESE
Paolo Bettinardi, CEO – BETTER SILVER
Cristian Bolzon, chief procurement officer – BRETON
Giulio Cainelli, professore ordinario di economia politica – UNIVERSITA’ DI PADOVA
Fabio Candussio, docente di sistemi informativi aziendali e organizzazione della produzione – UNIVERSITA’ DI UDINE
Dario Cannone, data analyst – MIRIADE
Gianni Cerveson, plant manager – MITSUBISHI ELECTRIC HYDRONICS & IT COOLING SYSTEMS
Valentina D'Ambrosio, head of product management – DAB PUMPS
Mauro De Bona, professore di economia e organizzazione aziendale – UNIVERSITA’ DI UDINE
Federico Della Puppa, esperto in pianificazione strategica e marketing territoriale – SMART LAND
Federica Dallanoce, vice presidente – ADACI
Emanuele Dovere, research group on industrial engineering, logistics and service operations - department of management, information and production engineering - UNIVERSITÀ DI BERGAMO
Daniele Ferrando, direttore supply chain – MORATO PANE
Sergio Fraccon, business unit business analytics director – HORSA
Gabriele Gianello, direttore marketing – DAINESE
Cetti Galante, amministratore delegato – INTOO
Paolo Gallina, professore associato di ingegneria industriale – UNIVERSITA’ DI TRIESTE
Angela Gallo, presidente – IDEAMANAGEMENT HUMAN CAPITAL
Nicola Gianese, iDigital and IT director – STEVANATO GROUP
Paolo Gubitta, professore ordinario di organizzazione aziendale e family business e presidente del corso di laurea triennale in economia – UNIVERSITA’ DI PADOVA
Helmut Kirchner, CEO e fondatore – CYBERTEC
Alfonso Lucarelli, funzionario della direzione centrale normativa - ufficio segreteria tecnica – AGENZIA DELLE ENTRATE
Danilo Maurizio, advanced analytics division manager – HORSA
Nicola Michelon, ceo – UNOX
Marco Monacchi, svp responsabile r&d fabric care e dish care – ELECTROLUX
Luigi Moroso, sales director – CYBERTEC
Maurizio Novello, ceo – MIRIADE
Sergio Paganelli, CEO – BALLUFF
Bruno Pagani, sales director – INFOR ITALIA
Vito Rotondi, CEO managing director – MEP
Nicola Sartore, managing director – SARIV
Stefano Setti, senior vice president industrial operation KS segment – SILCA, DORMAKABA GROUP
Gianfranco Vercellone, partner – IDEAMANAGEMENT HUMAN CAPITAL
I numeri dell'evento
139 Iscritti
106 Presenti
104 Aziende rappresentate
Sessioni parallele
dall’automazione allo smart manufacturing
41 iscritti
23 presenti
supply chain management
36 iscritti
26 presenti
progettare i prodotti del futuro
37 iscritti
25 presenti
competenze e processi di lavoro
29 iscritti
19 presenti
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GUARDA IL VIDEO RIASSUNTIVO DEL CONVEGNO
Di seguito sono disponibili le presentazioni dei relatori dell'evento in formato .pdf
Mauro De Bona, professore di economia e organizzazione aziendale – UNIVERSITA’ DI UDINE
Federico Della Puppa, esperto in pianificazione strategica e marketing territoriale – SMART LAND
Sergio Fraccon, business unit business analytics director – HORSA
Cetti Galante, amministratore delegato – INTOO
Paolo Gallina, professore associato di ingegneria industriale – UNIVERSITA’ DI TRIESTE
Danilo Maurizio, advanced analytics division manager – HORSA
Gallery fotografica
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- 08 Giu 2017 08:45 – 17:00
- Sede: Hotel DoubleTree by Hilton Venice North, Via Bonfadini 1, Mogliano Veneto, Italia
- Regione: Veneto