WELFARE AZIENDALE - Bologna 2015
- 24 Giu 2015 09:00 – 16:40
- Sede: Savoia Hotel Regency, Via del Pilastro, 21, Bologna, Emilia-Romagna, Italia
- Regione: Emilia Romagna
Ottimizzare il costo del lavoro migliorando il clima aziendale
Introduzione
IL PROGETTO
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Dopo il grande successo ottenuto dai convegni dello scorso anno, nel 2015 si consolida il programma convegnistico legato alla rivista Sviluppo&Organizzazione dedicato al tema del welfare aziendale.
Il convegno si svolge nell’arco di una giornata (dalle 9.00 alle 17.00) e prevede una pausa caffè a metà mattina e una colazione di lavoro servita a buffet.
IL TEMA
Il welfare aziendale si colloca nell’ambito del cosiddetto secondo welfare, ovvero il mix di protezione e investimenti sociali a finanziamento non pubblico, erogati da un insieme di attori economici e sociali spesso collegati tra loro in rete: parti sociali, enti locali, terzo settore e privati.
Con welfare aziendale si intende il sistema di prestazioni non monetarie finalizzate a incrementare il benessere individuale e familiare dei lavoratori dipendenti sotto il profilo economico e sociale.
La scelta di implementare un unico piano benefit, tuttavia, non riesce a soddisfare le necessità dell’intera collettività aziendale, i cui bisogni variano in funzione di elementi quali lo status familiare, la presenza di figli in età scolare e/o di genitori anziani, la prossimità al pensionamento, ecc.
Sotto la spinta di una crescente domanda di servizi da parte dei lavoratori e alla luce delle significative agevolazioni fiscali riconosciute dalla normativa vigente, quindi, un numero crescente di imprese sta arricchendo il sistema di welfare aziendale a disposizione dei propri dipendenti.
L’adozione di questo tipo di servizi ha un triplice vantaggio: consente all’impresa di ridurre il costo del lavoro, migliora il clima aziendale incrementando la motivazione delle risorse e la fidelizzazione nei confronti dell’azienda e aumenta il potere d’acquisto dei dipendenti.
Il convegno sarà occasione per trovare risposte, confrontandosi con realtà che aiutano le aziende a sviluppare piani di welfare e con organizzazioni che condivideranno le esperienze che hanno sviluppato.
SPONSOR
ESPOSITORE
Programma
9.00 Accredito partecipanti
9.30 Benvenuto
Valentina Casali, redattrice di Sviluppo&Organizzazione
WELFARE E TERRITORIO
9.40 Welfare aziendale territoriale: cosa significa e come può essere generato
Il termine-concetto ‘welfare aziendale territoriale’ è molto utilizzato, ma ancora estremamente confuso. Soprattutto al suo interno vivono tre dimensioni finora poco pensate come in reciproca connessione. La dimensione del ‘welfare’ richiama immediatamente le istituzioni amministrative dello Stato, mentre andrebbe declinata in modo ‘plurale’ e societario. Quella ‘aziendale’ richiama una dimensione privata e for profit, mentre andrebbe declinata in modo pubblico e di investimento sociale. Infine il termine ‘territoriale’ è schiacciato da forti connotazioni geo-politiche, mentre andrebbe inteso come creazione di confini mobili di impegno e responsabilizzazione reciproca tra attori diversi. Questo contributo cercherà di mostrare alcune delle innovazioni più interessanti in atto sul nostro territorio, riflettendo su come generare una governance territoriale per un welfare a più contesti e attori.
Riccardo Prandini, professore ordinario di sociologia dei processi culturali e comunicativi – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
10.05 Welfare aziendale territoriale: innovazioni e percorsi “civili” a misura di PMI
Il welfare aziendale territoriale sta producendo una ricca casistica di “laboratori” d’innovazione sociale nei quali sembra realizzarsi l’idea di una sussidiarietà circolare (tra PA, aziende profit e società civile organizzata) ed è attualmente una delle sfide più interessanti per chi, come noi, si occupa di servizi di supporto alle politiche di welfare sia aziendale che pubblico.
Una risposta innovativa per il welfare aziendale, allineata a questa premessa, è la creazione di reti, senza dubbio una soluzione ideale per facilitare l’ingresso del WA nelle PMI. Ma un’altra modalità sembra avere più chance di sviluppo per la sua più semplice replicabilità ed è quella che vede l’organizzazione locale rappresentativa dei datori di lavoro svolgere un ruolo di regia del programma. Ad essa, laddove si arrivi a un vero e proprio accordo territoriale, si affiancano anche le OO.SS., rendendo così più robusta e più “civile” l’impalcatura del progetto.
Giovanni Scansani, direttore generale – WELFARE COMPANY
10.30 WELFA-RE: una rete di opportunità
Agli inizi del 2014 nasce in UNINDUSTRIA Reggio Emilia il Progetto Welfa-RE con l’intento di creare una serie di opportunità per le aziende associate e per il territorio, al fine di sviluppare azioni di welfare aziendale anche in rete. Il Progetto Welfa-RE si sviluppa come contenitore per la promozione della cultura del welfare aziendale in un contesto territoriale finora caratterizzato da una forte presenza di welfare pubblico. La rete di opportunità attivata vuole integrare i servizi del territorio e analizzare nuove forme di intervento per aziende e lavoratori in grado di soddisfare i reciproci bisogni in un contesto legislativo e sindacale del territorio non sempre facile.
Giusi Speziale, referente dell’area relazioni industriali e welfare – UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
WELFARE ED EMPLOYABILITY
10.55 Employability come senso di responsabilità per le aziende e le persone
Nel tempo la tipologia di benefit aziendali è andata variando per rispondere sempre più ai nuovi bisogni sociali. Oggi la maggioranza dei benefit che le aziende offrono ai propri dipendenti riguarda il supporto alle famiglie con figli e la tutela della salute. Anche rispetto al grande tema della conciliazione tra vita familiare e lavorativa l’offerta è molto variabile (convenzioni, contributo economico, programmi di flessibilità lavorativa per i genitori, ecc.).
In un mercato occupazionale in continuo cambiamento come quello di oggi le persone sentono sempre più la necessità di sapersi orientare, di potersi reinventare e soprattutto mantenere alta la propria employability. Le politiche di welfare aziendale devono tener conto di questo per rispondere ai bisogni emergenti, mettendo a disposizione percorsi mirati che guidino nello sviluppo personale e professionale di ogni dipendente.
Alessandra Giordano, direttore delivery e politiche attive del lavoro – INTOO
11.20 COFFEE BREAK
BUONE PRATICHE
11.50 Il rapporto strategico tra impresa, stakeholder e territorio
Il Gruppo CMS ha scelto un approccio alla responsabilità sociale d’impresa di lungo periodo, di integrazione con il business, con il territorio e il tessuto sociale nel quale l’azienda opera. L’obiettivo è quello di creare un progetto industriale sostenibile, consapevole di essere parte di un sistema economico al cui successo vuole contribuire, attraverso la creazione di valore condiviso. Per mezzo del dialogo e del confronto con tutti gli stakeholder il Gruppo CMS ha costruito il proprio piano di attività, volto a comprendere e soddisfare le aspettative di tutti i propri interlocutori, in particolare dei dipendenti e della comunità di cui fa parte integrante. Il progetto di volontariato d’impresa VOLONTARIAMO ne è un esempio concreto.
Paola Nanni, responsabile comunicazione – GRUPPO CMS
I SERVIZI ALLE PERSONE
12.15 Easy Welfare, la soluzione per la gestione dei piani flexible benefit e worklife balance in azienda
Il Welfare Aziendale è considerato il nuovo pilastro della retribuzione, uno strumento integrativo fortemente innovativo rispetto ai tradizionali interventi di natura monetaria e che crea valore nel breve, medio e lungo periodo. Muoversi aiuta i propri clienti a progettare, avviare e gestire piani welfare attraverso la piattaforma tecnologica Easy Welfare adattabile alle esigenze di qualsiasi tipo azienda. Una soluzione studiata per rispondere in modo semplice alle esigenze di una popolazione aziendale che esprime bisogni differenti.
Nelly Bonfiglio, account director – MUOVERSI
BUONE PRATICHE
12.40 NOIxNOI: il welfare si può fare
In un contesto economico sempre più dinamico, il vero segreto per crescere è prendersi cura delle persone che lavorano con noi ogni giorno: le performance sono frutto delle persone e della loro capacità di generare valore, in un ambiente che deve saper valorizzare le capacità e ascoltare le esigenze degli individui. Un corretto sistema di welfare aziendale deve saper cogliere i segnali deboli e intercettare il bisogno giusto per la persona giusta: la sfida valoriale di CIR food è l’implementazione dinamica di un piano di azioni concrete di conciliazione vita-lavoro, sostegno alla salute e al reddito, servizi per il benessere lavorativo e personale. Non è un percorso privo di ostacoli, ma è un importante segnale di responsabilità sociale e siamo certi che tutto ciò genera fiducia e senso di appartenenza.
Giordano Curti, direttore risorse umane – CIR FOOD
13.05 Ascolto e valorizzazione, verso un piano integrato di welfare aziendale
I fattori critici di successo del nostro approccio alla definizione di un sistema di welfare si possono riassumere in tre concetti: ascolto della popolazione, valorizzazione delle iniziative presenti (con l’obiettivo nel 2015 di armonizzazione su tutti i territori) e a partire dal 2016 l’evoluzione verso la definizione di un sistema integrato che possa bilanciare la riduzione di welfare pubblico con un welfare aziendale in grado di consolidare anche le relazioni sul territorio.
Il tutto nella convinzione che lavorare in questa direzione possa rappresentare la strada migliore per promuovere una cultura di reciprocità lavoratore/azienda orientata allo sviluppo della persona e alla produttività aziendale.
Alessia Evangelisti, responsabile sviluppo hr – GRUPPO HERA
13.30 PRANZO
SCENARI EVOLUTIVI DEL WELFARE
14.30 Le trasformazioni del welfare occupazionale: l’Italia in un’ottica europea
Gli ultimi dieci anni hanno visto il progressivo affermarsi in Italia di pratiche e accordi relativi al welfare occupazionale, originato sia dai contratti collettivi di categoria che da innovazioni direttamente in azienda.
L’Italia, a confronto con molti altri paesi europei occidentali, si è tradizionalmente caratterizzata per una diffusione più limitata di tali pratiche e innovazioni.
Vi sono segnali, però, che indicano come la dinamicità del fenomeno negli ultimi anni nel nostro paese stia facendo accorciare le distanze fra il caso italiano e quello di altri paesi europei occidentali.
Il confronto internazionale permette, comunque, di riflettere sui punti di forza e le criticità del welfare in azienda in Italia.
Inoltre, le trasformazioni in atto stanno avvenendo in una fase in cui l’Italia, anche sotto la spinta dell’Unione Europea, sta innovando sotto il profilo delle relazioni industriali, promovendo più che in passato il ruolo della contrattazione di secondo livello. La presentazione fa il punto su come possano cambiare i rapporti tra azienda e collaboratori alla luce di tali mutamenti.
Emmanuele Pavolini, professore associato di sociologia dei processi economici e del lavoro – UNIVERSITÀ DI MACERATA
I SERVIZI ALLE PERSONE
14.55 Jointly – Un welfare che crea valore
Welfare non è solo fiscalità, ma soprattutto people caring, benessere delle persone e dell’organizzazione. Le politiche di welfare creano valore quando riescono ad attivare soluzioni di qualità a problemi complessi. Il valore percepito dai collaboratori è alto quando, al di là di un contributo economico, si interviene con profondità e qualità sui bisogni delle persone. E solo in questi casi si genera un ritorno anche per l’azienda. Poiché le risorse e il tempo da dedicare al welfare sono scarsi, la soluzione è condividere il welfare con altre aziende invece che occuparsene da sole. La rete di condivisione tra PMI e grandi aziende, permette di portare la maggior innovazione e qualità, alle migliori condizioni economiche, a servizio dei propri collaboratori.
Francesca Rizzi, amministratore delegato – JOINTLY
FISCALITA' E CONTRATTUALITA'
15.20 Approfondimento fiscale e giuslavoristico in materia di welfare aziendale
Considerato che la maggior parte delle aziende ritiene che a facilitare la diffusione del welfare nel futuro prossimo saranno l’aggiornamento della normativa fiscale e quello della disciplina giuslavoristica, abbiamo chiesto a due esperti di approfondire il tema da questi punti di vista.
Il confronto sarà occasione per scendere nel dettaglio della normativa, cercando di far luce sulle tante ombre che la avvolgono, ma anche per considerare gli aspetti contrattuali e di gestione del rapporto di lavoro insiti nel welfare aziendale.
Diego Paciello, commercialista e consulente fiscale in tema di welfare aziendale
Paola Salazar, avvocato
I SERVIZI ALLE PERSONE
15.50 Soluzioni concrete di welfare aziendale
In questa particolare congiuntura economica, un numero sempre crescente di imprese sta scegliendo di poter contribuire con un aiuto concreto al supporto delle spese familiari e della vita quotidiana dei propri dipendenti. Alla luce delle significative agevolazioni fiscali riconosciute dalla normativa vigente, le politiche di welfare sono in grado di offrire un aumento del potere d’acquisto dei salari dei dipendenti, con minori costi da parte dell’azienda.
Grazie al rapporto quotidiano con oltre 16 mila clienti, Day ha registrato questo notevole incremento delle aziende fortemente orientate alla richiesta di piani di welfare aziendale e in questo contesto saranno approfonditi gli strumenti con cui DAY risponde a tale richiesta.
Alessandra Bertazzoni, responsabile welfare – DAY RISTOSERVICE
BUONE PRATICHE
16.15 Welfare aziendale: la testimonianza di BolognaFiere S.p.A.
BolognaFiere ha iniziato il suo percorso per la costruzione di un modello di welfare aziendale a partire dal 1998, anno in cui tutti i dipendenti poterono usufruire di una polizza di assistenza sanitaria, anche se in quegli anni la domanda di welfare integrativo nei lavoratori dipendenti italiani non era ancora così sentita.
Con le OO.SS. BolognaFiere ha avviato una comune riflessione circa l’importanza di fornire strumenti e azioni idonee a soddisfare le esigenze realmente sentite dai lavoratori, partendo dalla profilatura delle persone e del loro nucleo familiare. Nell’ultimo decennio, analizzando i vari segmenti di popolazione aziendale, ha definito una mappa delle priorità che variano in funzione delle fasi di ciclo di vita in cui si trova il singolo dipendente, del suo genere, del suo reddito e della composizione del suo nucleo familiare.
Metà delle iniziative di welfare aziendale introdotte sono frutto di accordi sindacali, con bilancio positivo circa soddisfazione e benessere delle persone che hanno, nel tempo, ricevuto un supporto concreto alle loro esigenze e un contenimento per l’azienda dei costi conducibili alla contrattazione aziendale.
Marco Biagi, direttore del personale organizzazione e sistemi – BOLOGNAFIERE
16.40 Conclusione ed estrazione premi
Relatori
Alessandra Bertazzoni, responsabile welfare – DAY RISTOSERVICE
Marco Biagi, direttore del personale organizzazione e sistemi – BOLOGNAFIERE
Nelly Bonfiglio, account director – MUOVERSI
Giordano Curti, direttore risorse umane – CIR FOOD
Alessia Evangelisti, responsabile sviluppo hr – GRUPPO HERA
Alessandra Giordano, direttore delivery e politiche attive del lavoro – INTOO
Paola Nanni, responsabile comunicazione – GRUPPO CMS
Diego Paciello, commercialista e consulente fiscale in tema di welfare aziendale
Emmanuele Pavolini, professore associato di sociologia dei processi economici e del lavoro – UNIVERSITÀ DI MACERATA
Riccardo Prandini, professore ordinario di sociologia dei processi culturali e comunicativi – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Francesca Rizzi, amministratore delegato – JOINTLY
Paola Salazar, avvocato
Giovanni Scansani, direttore generale – WELFARE COMPANY
Giusi Speziale, referente dell’area relazioni industriali e welfare – UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
Area Download
72 Iscritti
56 Presenti
54 Aziende rappresentate
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Di seguito è possibile scaricare le presentazioni dei relatori in formato pdf.
- Alessandra Bertazzoni, DAY RISTOSERVICE
- Marco Biagi, BOLOGNAFIERE
- Nelly Bonfiglio, MUOVERSI
- Giordano Curti, CIR FOOD
- Alessia Evangelisti, GRUPPO HERA
- Paola Nanni, GRUPPO CMS
- Diego Paciello, commercialista e consulente fiscale in tema di welfare aziendale
- Emmanuele Pavolini, UNIVERSITÀ DI MACERATA
- Paola Salazar, avvocato
- Giovanni Scansani, WELFARE COMPANY
- Giusi Speziale, UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
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- 24 Giu 2015 09:00 – 16:40
- Sede: Savoia Hotel Regency, Via del Pilastro, 21, Bologna, Emilia-Romagna, Italia
- Regione: Emilia Romagna