Referente coordinamento donne welfare
USR CISL FVG
Laureata in Relazioni Pubbliche svolge attività come dirigente sindacale presso la CISL provinciale di Udine e Regionale nelle aziende Pubbliche del territorio e nel terzo settore con obiettivo principale quello di esercitare la “rappresentanza”, tutelando i lavoratori attraverso la firma di accordi vincolanti per tutti i lavoratori cui si riferisce l’intesa, la contrattazione comporta la capacità di analisi relativa ai processi negoziali in ambito sociale, organizzativo e comunicativo che hanno rilevanza nell’attività professionale che svolge.
Come dirigente sindacale partecipa alla stesura e alla firma di contratti integrativi aziendali e di accordi di categoria, in questo contesto analizza il rapporto esistente tra
meccanismi negoziali e le strategie relazionali all’interno delle organizzazioni con cui mi rapporto e come questi meccanismi influiscano sul lavoro di gruppo e sulle relazioni interne ed esterne delle organizzazioni. Nella veste di dirigente sindacale partecipo attivamente ad alcuni processi decisionali aziendali; nelle relazioni aziendali interne, tramite la “comunicazione” intervengo nei rapporti tra l’azienda e i dipendenti allo scopo di rendere il personale partecipe degli obiettivi, delle scelte e dei risultati della loro azienda.
Oggi più che mai un organizzazione esiste se sa comunicare ciò che realmente è e solo se comunica e interagisce con l’insieme della propria realtà può far valere le ragioni e sostenere i diritti dei lavoratori che rappresenta.
Nominata Referente del Coordinamento Donne CISL del Friuli Venezia Giulia, che si propone di stimolare e promuovere l’inclusione e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro insieme alla salvaguardia del principio di parità e non discriminazione uomo-donna, che sono tra gli obiettivi prioritari della “Strategia di Lisbona” e principi cardini della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
L’impegno del Dipartimento è quindi quello di promuovere e coordinare politiche di pari opportunità in tema di parità salariale e formazione, sostenendo una contrattazione specifica per la conciliazione lavoro-famiglia, che preveda espliciti rinvii alla contrattazione di II° livello, adottando azioni di supporto alle politiche di welfare, alla rappresentanza di genere e alla cultura della non violenza.
La politica di genere costituisce una nuova frontiera di rafforzamento, perché porta nel mondo del lavoro un punto di vista nuovo, capace di produrre vantaggi e valore aggiunto per le donne, gli uomini e la società nel suo insieme.