FORMARE E FORMARSI - Milano 2015
- 29 Ott 2015 08:45 – 17:00
- Sede: Viale Luigi Sturzo 45, Milano, Lombardia, Italia
- Regione: Lombardia
Aiutare le persone a coltivare i propri talenti.
Introduzione
IL PROGETTO
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L’evento si svolge nell’arco dell’intera giornata, dalle ore 9.30 alle 18.00, e prevede una pausa caffè a metà mattina e un pranzo a buffet offerto agli ospiti.
Il programma dell’evento prevede l’alternarsi di contributi provenienti dal mondo accademico, da manager dell’area HR e Formazione di aziende utenti e dalle
aziende Sponsor.
IL TEMA
La formazione deve continuamente riadattarsi ai tempi mutevoli in cui viviamo: le aziende e, di conseguenza, i manager sono immersi all’interno di scenari economici altalenanti, che richiedono a tutti grande flessibilità e capacità d’adattamento e, dunque, la formazione di nuove abilità.
Ecco che allenare le persone a coltivare i propri talenti ha un’importanza cruciale. Vivere il presente incerto e attrezzare le persone per le sfide future è compito del direttore del personale.
È possibile paragonare chi si occupa di formazione a un ‘camminatore instancabile’, costretto a percorrere terreni accidentati in un contesto di scarsità di risorse, ma disponibile a sperimentare nuovi modi di fare.
L’evento si propone come occasione per condividere esperienze di pratiche eccellenti e per confrontarsi sullo stato generale della formazione.
- Se cambia il mercato, cambia dunque anche il modo di fare formazione?
- Quale offerta è in grado di rispondere ai bisogni emergenti?
- Quali sono le novità, e quali i ritorni che possiamo attenderci?
- Quali sono i vantaggi prodotti da un aumento degli investimenti nello sviluppo delle risorse umane?
SPONSOR
ESPOSITORE
Programma
08.45 Accredito partecipanti
09.30 Apertura lavori a cura di Chiara Lupi, direttore editoriale - ESTE
09.40 La formazione come tutela del patrimonio aziendale
La 'tutela del patrimonio aziendale', intesa come ambito rispetto al quale i dipendenti sono chiamati a tenere comportamenti responsabili, è tornata al centro dell'attenzione a causa delle recenti modifiche all'articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori. Possiamo ben intendere per 'patrimonio aziendale' non solo gli asset tangibili, ma anche gli asset intangibili. Il più importante asset intangibile sono le conoscenze di cui i lavoratori dispongono. Possiamo quindi guardare a come la formazione possa essere il modo per alimentare, esplicitare, condividere e perpetuare le conoscenze di cui i lavoratori sono portatori.
Francesco Varanini - direttore responsabile - PERSONE&CONOSCENZE
10.05 Nuove competenze del Middle manager: tra responsabilizzazione e e-leadership
Quadrifor, punto di riferimento per 53.000 Quadri e 12.000 Imprese del Terziario ha condotto una ricerca sull’evoluzione del ruolo del middle manager che rende conto delle più generali trasformazioni del mondo del lavoro e delle organizzazioni produttive.
Oggi il middle manager deve garantire una capacità di vision del business e di change management prima appannaggio prevalente dei dirigenti. E’ sempre più indispensabile saper tenere conto degli indicatori amministrativi e finanziari e cresce la responsabilità sul team di lavoro, con una complessità maggiore in ragione della necessità di gestire le diversità e le distanze.
La crescente responsabilizzazione che investe tali figure rientra nella più generale tendenza – che riguarda tutta la popolazione attiva e non solo la categoria del management – all’imprenditività e al sapersi far carico attivamente del proprio ruolo nei processi sociali e produttivi. L’analisi dei fenomeni che coinvolgono il management possono pertanto essere chiave di lettura delle più generali trasformazioni nel mondo del lavoro.
Le nuove richieste ed opportunità di esercizio del ruolo per il middle manager possono trovare un virtuoso raccordo con lo sviluppo dei nuovi media digitali, evolvendo verso la figura dell’e-leader. Le digital soft skills sono oggi l’ambito di una vera rivoluzione nel modo di concepire le organizzazioni e il management e la riflessione su questi temi non è ancora sufficientemente diffusa tra le imprese e gli stakeholder del cambiamento.
Pierluigi Richini - responsabile studi e formazione - QUADRIFOR
10.30 Sviluppo delle competenze digitali in Vodafone
L’evoluzione tecnologica sta cambiando i modelli operativi delle aziende, permettendo a nuove realtà di sfruttare l’impatto della digitalizzazione per raggiungere efficientemente una scala rilevante.
Vodafone affronta questo trend andando a riflettere circa le potenzialità che la digitalizzazione può portare nella sua realtà – e quali cambiamenti culturali e di competenza sono necessari per cavalcare questi cambiamenti.
Francesca Giraudo - head of training department - VODAFONE
10.55 Perché e come valutare le formazioni?
Una valutazione vera e propria vi fornisce molto di più di una “semplice” misurazione del gradimento dei partecipanti.
Vi mostreremo il nostro metodo esclusivo per valutare l’impatto reale della formazione sul lavoro dei collaboratori e svolgere un miglioramento continuo della vostra offerta formativa.
A seconda degli obiettivi della valutazione, delle formazioni e delle popolazioni coinvolte, la valutazione non avverrà con le stesse modalità. Condivideremo con voi la nostra esperienza e vi presenteremo dei casi reali di valutazione.
Etienne Girot - business development coordinator italy - FORMETRIS
11.20 Coffee break
11.50 Quando tira vento forte volano anche i tacchini: la gestione dei collaboratori e dei clienti nel nuovo scenario
Oggi il punto è il passaggio dalla formazione all’implementazione. Dopo tanto tempo trascorso a parlare del r.o.i della formazione e del coaching, forse è arrivato il momento di ammettere che il training ed il coaching non si valutano con numeri e statistiche; hanno senso soltanto se generano reali cambiamenti di abitudini e comportamenti, orientandoli ed allineandoli alle strategie ed agli obiettivi dell’organizzazione, unendo una logica di soddisfazione e crescita delle persone coinvolte al raggiungimento dei risultati.
Uno dei punti centrali è il ruolo dei capi: hanno realmente la capacità e la motivazione per comprendere ciò che succede nel proprio team e ciò che anima i propri collaboratori? Cercheremo di capire quali sono le vere responsabilità, oggi, di chi è a capo di un team.
Carlo Alberto Bisi - amministratore delegato - CARRIERE ITALIA
12.15 EMA, la formazione innovativa per sviluppare competenze di mestiere
Partiti nel 2011 con una Mission importante: intraprendere un percorso innovativo di sviluppo delle competenze improntato sui concetti di Centralità del Cliente e Qualità del Servizio.
Dal 2015 con EMA (Edison Market Academy): 'Dal sapere al saper fare' - Sviluppare le conoscenze, competenze tecnico-professionali e abilità trasversali in modo che possano diventare patrimonio da valorizzare per l’individuo, per la collaborazione interfunzionale e per la nostra azienda.
Quattro gli obiettivi Macro: COMPETENZE – PROGRESSO – CONFRONTO - SAPER FARE
Barbara Colzani - responsabile formazione market academy - EDISON ENERGIA
12.40 La cultura di coaching in azienda
La velocità a cui si sta muovendo il mondo di oggi a tutti i livelli è tale che non si fa in tempo a parlare di un “prossimo” cambiamento che già è presente o addirittura passato. Cosa significa allora formazione in tempi in cui la programmazione rischia di essere solo un’intenzione? Formare chi, per quale scenario futuro?
Per le organizzazioni è importante, indipendentemente dalla loro dimensione, essere capaci di riconfigurarsi in modo creativo pur riuscendo a mantenere un’identità di valore nel sistema. Le competenze tecniche che ieri garantivano ai manager una posizione stabile in azienda oggi non servono più mentre altre, come la creatività, il pensiero sistemico, l’intelligenza emotiva e la resilienza psicologica, permettono invece il superamento di cambiamenti strutturali e di crisi di mercato.
Il coaching giustamente è considerato uno strumento di sviluppo per i manager ed è proprio quel che serve per sviluppare queste competenze, ma dovrebbe essere considerato soprattutto come approccio culturale e far parte di un modo di essere e rappresentarsi delle persone e dell’organizzazione.
Come fare? Dove è applicabile? Che vantaggi offre una cultura di coaching?
Pier Paolo Colasanti offrirà alcuni spunti di riflessione portando la sua lunga esperienza di Direttore di una tra le più importanti scuole di coaching italiane e di Facilitatore in progetti internazionali di trasformazione culturale, dove il coaching fa la differenza.
Pier Paolo Colasanti - ceo - ASTERYS LAB
13.05 Dai talenti al talento
Quante volte all’interno delle realtà alle quali apparteniamo ci interroghiamo sul ruolo che viene assegnato alla “Formazione” ed è attorno alle diverse risposte che fondiamo le attività di tutti i giorni, attivandoci nel fornire ai nostri destinatari le proposte che riteniamo più efficaci per potenziare le competenze, che intendiamo trasferire nei nostri contesti aziendali.
“Fare Formazione” nelle aziende significa accompagnare passo passo le risorse nel proprio percorso di sviluppo professionale e personale. È una frase che abbraccia le 3 dimensioni fondamentali (le 3 p), che indirizzano il pensiero ed il processo formativo, da sempre. Bisogna riuscire a creare del valore, sviluppando i talenti custoditi nelle nostre realtà e creare le condizioni per consentire alle persone di esprimere le loro capacità ed incrementare le loro conoscenze.
Francesca Tinelli - specialist formazione - BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA
13.30 Pranzo a buffet
14.30 Creare conoscenza, diffondere best practice
Alcune ricerche a livello globale evidenziano come la sempre maggior importanza assegnata al training da parte delle aziende, non sempre sia proporzionale alla capacità di rispondere alle esigenze da parte di HR.
I principali gap da colmare riguardano una modalità diversa di apprendere delle persone su cui le aziende fanno fatica ad allinearsi. Rispondere a questo cambiamento delle esigenze formative vuol dire impegnarsi sempre di più a creare e diffondere conoscenza di modelli applicativi sfruttando le possibilità della trasformazione digitale.
In questo nuovo scenario diventa importantissimo costruire processi di knowledge management partendo dalle best practice della propria azienda.
Lorenzo Scannavini - training and development manager - H3G
14.55 Flowknow: visione e valore grazie al capitale creativo
I prodotti, i servizi e le aziende devono condurre le persone a vivere esperienze totali che coinvolgono le loro emozioni. L’economia basata sulla conoscenza richiede nuovi metodi e approcci di gestione manageriale per far sì che le organizzazioni creino valore di carattere intangibile. Occorre abbandonare il solo pensare lineare e attivare anche il pensiero laterale. L'approccio flowknow fornisce alle aziende e agli individui strumenti innovativi e pratici per coinvolgere collaboratori e clienti e per sviluppare nuove idee e competenze nel contesto di business attuale. L'intervento ha la finalità di offrire alcuni spunti pratici di questo approccio e le possibili declinazioni che di questo possono essere fatte sia nell'ambito di progetti aziendali sia nell'ambito di percorso formativo promosso e realizzato da SCOA a favore di tutti coloro che vogliano fare propri questi strumenti.
Anja Puntari - business coach e docente - SCOA
15.20 Apprendimento attivo: il valore della didattica tra innovazione e creatività
La crisi economica di questi anni ha dimostrato la necessità di cambiare i modelli organizzativi in atto, migrandoli da una struttura rigida a forma di piramide a quella circolare, dove le persone possono condividere in forma paritetica la conoscenza che trova sua naturale evoluzione e applicazione nella “conoscenza condivisa” fondata sul principio della reciprocità: è un dare senza perdere e un prendere senza togliere. Lo scopo è creare luoghi di lavoro felicitanti dove le persone possono ritrovarsi per identità e senso di appartenenza. Il benessere che si crea spinge le persone al desiderio del fare e non solo per soddisfare un bisogno economico. La tecnologia cede il posto alla persona, alla creatività e alle idee, dimensioni che tra loro combinate, sono in grado di creare competitività e sostenere l’organizzazione nel vincere le sfide offerte dalla globalizzazione. Il terreno della formazione è uno dei punti di forza per raggiungere questo obiettivo che nasce tra i banchi di scuola, dove è possibile condividere le conoscenze multiple fornite dal docente e dagli studenti. Lo scopo è stimolare la capacità di analisi e di giudizio degli studenti per fornire loro utili e preziosi strumenti per sostenerli nell’evoluzione dei saperi e nella capacità di condividere in forma paritetica la conoscenza. L’apprendimento attivo migliora l’apprendimento degli studenti e favorisce la nascita di una responsabilità consapevole.
Guido Zaccarelli - docente di informatica a contratto - FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA - UNIVERSITA' DI MODENA E REGGIO
15.45 Il piccolo principe, la matrice BCG e il progetto talenti
Come si possono legare il Piccolo principe e la matrice della BCG ai progetti talenti?
Chi sono i talenti e come si gestiscono i vincoli di progetto?
È possibile coniugare idee semplici e complessità gestionale?
"T-cube": storia di un progetto.
Pasquale Cormio - responsabile sviluppo risorse umane e comunicazione interna - HELVETIA ASSICURAZIONI
16.10 Per >< Formare
“PER FORMARE” le persone riteniamo necessario l’equilibrio virtuoso di tre componenti: Sapere, Saper fare, Voler fare.
Ci concentreremo sulla terza componente del Volere che si alimenta di tre dimensioni: Consapevolezza, Responsabilità’ e Motivazione”. Siamo convinti che sia necessario lavorare su queste tre dimensioni per valorizzare il Talento di ciascuno utilizzando 7 Aree di intervento che riteniamo tempo per tempo più coerenti ed efficaci per supportare le strategie ed evoluzioni di business del Gruppo UBI: Rafforzamento delle Competenze Manageriali, Inclusività e Diversity Management, On Boarding Commerciali, Social Collaboration, Test Assessment Valutazione e Certificazione, Scuola di Docenza, Iniziative per i Talenti.
Matteo Meledandri - direttore - UBI ACADEMY
16.35 Proclamazione vincitore della II edizione del Premio Prodotto Formativo dell’anno, il concorso organizzato dalla rivista Persone&Conoscenze
17.00 Chiusura lavori
Relatori
Carlo Alberto Bisi - amministratore delegato - CARRIERE ITALIA
Pier Paolo Colasanti - ceo - ASTERYS LAB
Barbara Colzani - responsabile formazione market academy - EDISON ENERGIA
Pasquale Cormio - responsabile sviluppo risorse umane e comunicazione interna - HELVETIA ASSICURAZIONI
Etienne Girot - business development coordinator italy - FORMETRIS
Francesca Giraudo - head of training department - VODAFONE
Matteo Meledandri - direttore - UBI ACADEMY
Anja Puntari - business coach e docente - SCOA
Pierluigi Richini - responsabile studi e formazione - QUADRIFOR
Lorenzo Scannavini - training and development manager - H3G
Francesca Tinelli - specialist formazione - BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA
Francesco Varanini - direttore responsabile - PERSONE&CONOSCENZE
Guido Zaccarelli - docente di informatica a contratto - FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA - UNIVERSITA' DI MODENA E REGGIO
Area Download
230 Iscritti
144 Presenti
170 Aziende rappresentate
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Di seguito è possibile scaricare le presentazioni dei relatori in formato pdf.
- Carlo Alberto Bisi - amministratore delegato - CARRIERE ITALIA
- Pier Paolo Colasanti - ceo - ASTERYS LAB
- Barbara Colzani - responsabile formazione market academy - EDISON ENERGIA
- Etienne Girot - business development coordinator italy - FORMETRIS
- Francesca Giraudo - head of training department - VODAFONE
- Matteo Meledandri - direttore - UBI ACADEMY
- Anja Puntari - business coach e docente - SCOA
- Pierluigi Richini - responsabile studi e formazione - QUADRIFOR
- Lorenzo Scannavini - training and development manager - H3G
- Francesca Tinelli - specialist formazione - BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA
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- 29 Ott 2015 08:45 – 17:00
- Sede: Viale Luigi Sturzo 45, Milano, Lombardia, Italia
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