FABBRICA FUTURO - Venezia 2015
- 08 Ott 2015 09:00 – 17:30
- Sede: Hotel DoubleTree by Hilton Venice North, Via Bonfadini 1, Mogliano Veneto, Italia
- Regione: Veneto
Idee e strumenti per l'impresa manifatturiera del domani
Introduzione
IL PROGETTO
Scarica il progetto in formato pdf
FabbricaFuturo è un progetto di comunicazione multicanale nato nel 2012 rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare i casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per le medie aziende manifatturiere.
FabbricaFuturo aggrega accademici, manager di azienda, imprenditori, consulenti e rappresentanti del mondo dell’offerta. Il progetto è supportato da articoli di approfondimento della rivista Sistemi&Impresa, da un sito web dedicato (www.fabbricafuturo.it) e da eventi di approfondimento (per il 2015 alle tappe di Bologna e Torino si aggiunge Venezia.
Ogni evento ospita contributi di manager e imprenditori che rappresentano aziende manifatturiere di 'eccellenza', contributi di accademici (in prevalenza appartenenti al comitato scientifico di FabbricaFuturo) e contributi di rappresentanti di aziende che offrono prodotti, servizi, soluzioni e consulenza per il mercato manifatturiero.
I temi trattati vengono declinati non solo per la generica impresa manifatturiera italiana ma sono anche approfonditi per specifici settori di attività.
Ciascun evento si sviluppa nell’arco di una giornata, dalle 9.00 alle 18.00, con una sessione plenaria la mattina e sessioni parallele, organizzate per tematiche di settore (fashion, food, macchine utensili, automotive, legno e arredo, stampa 3D), nel pomeriggio.
IL TEMA
Le aziende manifatturiere sono la spina dorsale dell’economia italiana. Tuttavia lo scenario economico di crisi strutturale, l’assenza di una politica industriale seria da parte delle Istituzioni e i mutamenti sociali che hanno caratterizzato il nostro Paese, impongono agli attori del settore riflessioni serie sul proprio futuro.
Riflessioni che riguardano il cambio dei paradigmi della concorrenza, il posizionamento nel mercato interno e internazionale, il problema della creazione del Valore, della marginalità, ecc. In sintesi: è urgente ripensare il modo di fare impresa da parte delle aziende manifatturiere italiane. Ripensamento che pone al centro l’essenza di tutto: il prodotto. Prodotto che nella maggior parte dei casi non è più, o non può più essere, un semplice artefatto ma un sistema complesso composto da una base tangibile (il prodotto fisico) e da una serie di elementi intangibili (come il brand, l’emozionalità, ecc.) e immateriali (come i servizi post vendita, l’assistenza, ecc.). FabbricaFuturo affronta – grazie al confronto tra le teorie accademiche e le pratiche aziendali – i temi che riguardano tutti gli aspetti della vita di un’impresa manifatturiera: l’ideazione, progettazione e gestione del ciclo di vita del prodotto, la produzione, la gestione della supply chain, del post-vendita e dei servizi, con un focus sull’organizzazione e sulle competenze
PARTNER
SPONSOR
ESPOSITORE
MEDIAPARTNER
Programma
9.00 Apertura accredito partecipanti
9.30 Benvenuto
Chiara Lupi, direttore editoriale di ESTE
9.40 The new manufacturing revolution
L’intervento ripercorre le grandi rivoluzioni industriali della storia e traccia una fotografia del mercato manifatturiero fino ai giorni nostri, in tutti i paesi industrializzati. E poiché i numeri ci aiutano a inquadrare il contesto, si riportano le percentuali di crescita del manifatturiero nel mondo. Siamo giunti alla quinta rivoluzione industriale ed è importante analizzare il significato che attribuiamo oggi al termine ‘manifattura’. Verranno infine analizzati i trend globali e le opportunità di crescita che è possibile trovare in questo comparto.
Sergio Arzeni, vicepresidente di INSME (Internatioal Network of SMEs, Small and Medium-sized Enterprises)
10.05 Pensare a 360°: il nuovo modello di business per le aziende manifatturiere
Connettività, connessione e collaborazione sono alla base del nuovo modello B2B per creare prodotti che riflettano pienamente l’esperienza del cliente. Piattaforme tecnologiche che consentano un sviluppo prodotto condiviso e interattivo fra tutti i partecipanti alla supply chain, fornitori e utilizzatori sono alla base del nuovo modello di global factory.
Sauro Lamberti, amministratore delegato - NUOVAMACUT
10.30 La Logistica Collaborativa di CEVA Logistics - La condivisione come leva per innalzare la competitività aziendale
Il cambiamento continuo dello scenario economico e logistico in Italia, l’evoluzione avvenuta nella collaborazione logistica e la sua declinazione operativa nell’uso del magazzino logistico. Il magazzino “settoriale”, quale facilities logistica del futuro, e le sue principali caratteristiche. Le tre realtà di magazzini collaborativi di CEVA già esistenti in Italia: la “Città del Libro”, la “Città del Pharma”, la “TechCity” e la “TyreCity”. Come rendere la logistica un elemento di successo? Affidando le attività logistiche ad un unico operatore globale integrato con competenze di alto livello, che porta una cultura "Lean", ottimizza la gestione del magazzino, riduce il parco fornitori e introduce un sistema di indicatori, aumenta la flessibilità e fornisce tempi certi per la consegna e per il reso dei prodotti.
Giuseppe Chiellino, amministatore delegato - CEVA LOGISTICS ITALIA
10.55 Tavola rotonda Lean Manufacturing
Partecipano:
- Marcello Casadei, plant manager - ELECTROLUX
- Roberto Golfetto, lean manager & industrial engineer - ILCAM e northeast Italy&SLO area manager - AILM Associazione Italiana Lean Managers
- Mariacristina Gribaudi, chairwoman - KEYLINE
Modera Marco Taisch, professore di advanced and sustainable manufacturing e di operations management - POLITECNICO DI MILANO – MANUFACTURING GROUP
11.40 Coffee break
12.10 La misura delle prestazioni nelle aziende manifatturiere: evidenze di una ricerca Iialiana
L'importanza della misurazione delle prestazioni all'interno delle aziende è universalmente riconosciuta come una necessità strategica. Nonostante questo, ancora si registra un gap tra le evidenze scientifiche e la realtà aziendale, in particolar modo nelle aziende che producono in outsourcing e/o in offshoring.
L'intervento si pone l'obiettivo di evidenziare quali siano le principali misure di prestazione utilizzate in questo settore e come la misura delle prestazioni possa diventare un vantaggio competitivo per le aziende, soprattutto per l'ottimizzazione della gestione della Supply Chain sia a monte che a valle.
Rinaldo Rinaldi, professore associato - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
12.35 La fabbrica funzionante h24, 7/7 nel mondo del futuro
Nella competizione globale della produzione di beni di largo consumo, la gestione delle fabbriche con la massima flessibilità ed affidabilità è diventata una core competence. Le richieste del mercato vanno soddisfatte in tempo breve, con la flessibilità di adattare la produzione alle volontà di quantità e scelta del consumatore finale. Questo porta ad avere plant produttivi localizzati vicino al consumatore finale, per ridurre i lead time e le scorte ed avere fabbriche capaci di produrre con ciclo continuo per periodi anche molto lunghi. Se a questo si aggiunge che questo vale anche per prodotti molto sofisticati in cui i capitali investiti sono rilevanti, e quindi con la necessità di produrre volumi altrettanto rilevanti per avere un ritorno di investimento soddisfacente, ne deriva che la conduzione delle fabbriche 24/7 con alti valori di efficienza è diventato un “must”. La tecnologia, in aggiunta ai metodi più tradizionali, consente oggi di fare passi da gigante in questo senso. In tutto il mondo e non solo nei paesi sviluppati.
Sergio Barel, ceo - BROVEDANI
13.00 La comunità di lavoro: riscoperta della relazione umana come fonte di rigenerazione del processo aziendale
I tempi d’oggi ci invitano a “Ricominciare il viaggio”. Dove andare? Come? Con chi? Un imprenditore, un manager che si pone queste domande ha la necessità di ritrovare se stesso nella profondità dei suoi ideali d’inizio, miscelandoli con la conoscenza acquisita durante gli anni della sua esperienza e fertilizzandoli con le competenze maturate nel tempo. Occorre ritrovare una passione creatrice. Dove la recuperiamo? Occorre recuperare la maieutica dell’azione, partendo da: Chi sono io, oggi? Qual è la mia responsabilità sociale? Quali sono i valori da intraprendere quando si ha la responsabilità di persone, di sviluppo, in senso ampio, di cura ecologica? Il primo passo di assunzione di responsabilità sociale è quello di creare squadra, che significa prendersi cura in senso ampio di persone, ambiente e cose, governate da valori dichiarati. L’insieme dei gruppi vitalizzanti in competenza, relazione propositiva, dinamica, in tensione di ricerca e innovazione, in disponibilità a conoscere e creare, è il presupposto per la costituzione della comunità di lavoro (segreto del prossimo futuro). L’ultimo punto dell’analisi riguarda lo sviluppo degli ambienti all’interno dei quali le persone riconoscono l’appartenenza libera, e questa è la via del fare sistema a livello globale. La presa di coscienza e l’assunzione di questi punti sono la navetta spaziale per affrontare il viaggio che ci porta nell’impresa del futuro.
Luisella Traversi Guerra, imprenditrice - ROBUR
13.25 Pranzo a buffet
14.30 Ripresa lavori – SESSIONI PARALLELE
DALL’AUTOMAZIONE ALLO SMART MANUFACTURING
Modera Marco Taisch, professore di advanced and sustainable manufacturing e di operations management - POLITECNICO DI MILANO – MANUFACTURING GROUP
Interventi a cura di:
La produzione snella in processi produttivi molto variabili
Berto's nasce come produttore di attrezzature per la ristorazione più di quaranta anni fa, un settore a quei tempi con numeri molto ridotti. Per acquisire volumi sufficienti a giustificare investimenti di tipo industriale fin dall'inizio si propone sui mercati esteri, cominciando da quelli limitrofi. Circa dieci anni fa, grazie alla presenza in più di cinquanta nazioni e alla crescita del mercato si arriva a produrre 60/70 attrezzature di serie complete al giorno, su un catalogo con più di cinquecento articoli. La produzione era organizzata con sistema di pianificazione dei materiali in base ai consumi e si produceva a lotti su ordine utilizzando dei semplici banchi. L'esigenza di poter produrre quello che serviva quando serviva, gestire scorte sempre maggiori e non allungare troppo i tempi di consegna in occasione di picchi su determinati articoli determinò l'avvicinamento alla produzione snella, l'unica scelta possibile per gestire variabilità così alte. La produzione snella permette con investimenti ridotti e processi graduali di trasformare tutta l'azienda e renderla più dinamica e più aderente al mercato, oltre che aumentare la qualità dei prodotti. Una vera rivoluzione. La società nel frattempo raddoppia ricavi e margini.
Enrico Berto, amministratore delegato - BERTO'S
Dal bisogno nascosto all’innovazione concreta
ABS ha dimostrato negli anni che proporre al mercato prodotti innovativi è possibile anche in scenari inesplorati. Esempio concreto è la produzione con la tecnica di colata continua di sezioni di grosse dimensioni in sostituzione del tradizionale colaggio in sorgente in settori altamente esigenti quali l’eolico. L’innovazione è uno dei pilatri di ABS, che ha strutturato un processo atto a raccogliere e sviluppare tali tematiche. Come poter rendere più efficace ed efficiente la filiera produttiva degli acciai speciali? Nel corso dell’intervento si presenta l’evoluzione di ABS che è in grado di offrire ai propri Clienti materiali laminati di grosse dimensioni con caratteristiche innovative e con tempi di consegna certi e ridotti rispetto alle modalità tradizionali.
Federico Buiatti, marte line manager - ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU
i-Like Machines: l’Internet of Things per l’industria
Holonix è uno spin off del Politecnico di Milano che si occupa della gestione del Ciclo di Vita del prodotto. Ognuno di noi vive ormai in mondo di oggetti comunicanti, connessi ed intelligenti: Holonix, utilizzando l’approccio Internet of Things, trasforma tutti i dati che provengono da questi oggetti in informazioni e Conoscenza. Per questo motivo ha progettato e realizzato la soluzione i-LiKe Machines, ideata per i produttori e gli utilizzatori di macchine industriali. Grazie a questa soluzione, la macchina “diventa intelligente”, passando dal paradigma Machine to Machine (M2M) alla comunicazione Machine to Human (M2H). Produttore e utilizzatore della macchina sono sempre connessi tra loro, grazie all’innovativo device di Holonix che consente di registrare i parametri operativi delle macchine, massimizzare il valore percepito, rilevare KPI ed ottenere i dati di utilizzo della macchina. La servitizzazione dei propri item consente di essere sempre più competitivi sul mercato, fidelizzando il rapporto con i propri clienti e creando valore aggiunto ai propri prodotti.
Jacopo Cassina, ceo - HOLONIX
L’automazione dei magazzini come leva per lo sviluppo dell’azienda
Nel 2007 l’azienda ha condotto un’analisi interna circa gli sviluppi futuri dell'azienda e, nonostante le difficoltà di mercato, si è deciso di affrontare un cambiamento importante nella logistica di spedizione implementando un magazzino automatizzato per prodotto finito (mobili montati pronti per la spedizione). Questo ha permesso nel tempo di eliminare la movimentazione manuale dei carichi che avrebbe imposto una rotazione del personale difficile da gestire, specializzare le linee di produzione perché la riorganizzazione dei materiali avviene in modo automatico e aumentare il volume di lavoro mantenendo la proporzione tra prodotto e numero addetti. Quest'anno è stato implementato un altro magazzino analogo per effetto aumento volumi produttivi e il mercato ha riconosciuto anche questa innovazione come gap importante di prodotto. I clienti in visita presso lo stabilimento capiscono e valutano l'efficienza che deriva da una continua formazione degli addetti e dalla continua innovazione tecnologica.
Massimo Ghedin, responsabile it e sviluppo processi interni - ARREDO3
Situational Awareness: distinguersi o estinguersi. Il caso Pavan.
Colori, sfumature e animazioni utilizzate nelle interfacce dei sistemi di supervisione contribuiscono spesso a diminuire il livello di efficacia degli operatori nella gestione di asset e processi produttivi. Wonderware, ancora una volta, cambia le regole del gioco con la Situational Awareness, un nuovo modo di sviluppare, concepire e utilizzare i sistemi di interfaccia uomo-macchina per offrire una tecnologia a più alto valore aggiunto.
Michele Vario, OEM sales manager - WONDERWARE ITALIA
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
Modera Roberto Pinto, docente di sistemi logistici integrati e supply chain management - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Interventi a cura di:
Innovare la Supply Chain a supporto delle performance aziendali: il caso Agco - Laverda
In un momento di continua evoluzione dei mercati i clienti ci chiedono prodotti innovativi e livelli di servizio eccellenti. Al fine di affrontare tali sfide risulta importante avere dei processi logistici in grado di supportare le performance aziendali. Ragionare in termini sistemici e di processo guardando all'interno e all'esterno dei confini aziendali è diventato obbligatorio ai fini di riprogettare la propria catena di fornitura eliminando i colli bottiglia e rinforzando gli anelli più deboli. Laverda negli ultimi anni ha avviato un percorso di innovazione della propria catena di fornitura che attraverso la revisione del processo di pianificazione della produzione e di alimentazione dei materiali, attraverso il coinvolgimento dei fornitori e l’utilizzo di logiche lean con l'obiettivo di offrire ai propri clienti performance eccellenti.
Fabio Dalla Valle, supply chain manager - AGCO
Beyond the Procurement, il ruolo e gli obiettivi della futura funzione acquisti: il caso FIS
Sergio Donalisio, global head of procurement - F.I.S. e HOLDING F.I.S. e Federica Dallanoce, senior partner- ADACI
Il Demand planning come strumento per migliorare competitività sui mercati non domestici
Nel settore dell'abbigliamento, date le prospettive di crescita non incoraggianti del mercato domestico, il focus dello sviluppo commerciale si è concentrato sui più promettenti mercati esteri, caratterizzati da stagioni di vendita retail molto anticipate rispetto a quelle proprie del mercato italiano e a tempi più lungi di spedizione del prodotto finito. A seguito di questa evoluzione, l'azienda è stata stimolata a ridurre significativamente il proprio time to market, rivedendo radicalmente l'assetto della propria supply chain: è stato adottato un sistema di demand planning che ha guidato gli ordini di materie prime "al buio" con l'obiettivo di anticipare i lanci in produzione. Grazie a tale sistema di pianificazione di lungo periodo, il lead time fra ordini e spedizioni si è ridotto significativamente garantendo un livello di servizio perfettamente adeguato alle stringenti esigenze dei mercati esteri.
Piero Persi, chief operating officer - SLOWEAR
Supply Chain Management: l’esperienza di CEVA Logistics per il settore Fashion - Esperienza globale, velocità, capillarità ed E-commerce
Settore Fashion, una supply-chain articolata e complessa. Quali sono le sue peculiarità? Quali sono le criticità di una rete logistica globale e complessa, fatta di fornitori e conto terzisti sparsi in giro per il mondo? Come affrontare il tema dei picchi stagionali? In quale modo rifornire in modo capillare e tempestivo la rete vendita? Come approcciare e gestire il canale delle vendite E-commerce? Quando si può parlare di efficienza ed efficacia nella gestione della propria supply chain? In quale modo garantire e salvaguardare la qualità e la sicurezza del capo? CEVA si pone come unico operatore logistico efficiente, affidabile e sostenibile, in grado di integrare le competenze, garantire servizi logistici dedicati e offrire un network distributivo capillare. CEVA è anche in grado di gestire flussi internazionali, magazzini in-house, distribuzione dell'ultimo miglio, garantendo una costante tracciabilità della merce, elevata qualità di servizio, velocità di consegna, riduzione dei costi e sostenibilità ambientale.
Emanuele Puglia, consumer&retail business development manager - CEVA LOGISTICS ITALIA
Vincere la sfida nel settore manifatturiero: Enovia, la piattaforma PLM per gestire un processo di innovazione collaborativa
Essere efficaci ed efficienti in un mercato altamente competitivo, garantendo un adeguato livello di profittabilità, è certamente una delle sfide più grandi delle aziende piccole e grandi nel settore manifatturiero. L’innovazione è la chiave per ottenere il vantaggio competitivo necessario a questo scopo. Supportare l’innovazione vuol dire essere in grado di controllare e guidare opportunamente il processo fondamentale di ogni azienda manifatturiera: il ciclo di vita del prodotto (dall’idea ai servizi post vendita).Tale processo deve fronteggiare diverse sfide: Organizzazione industriale globalizzata, Aumento della complessità del prodotto, Celere risposta alle esigenze del mercato/cliente.
ENOVIA, basata sulla piattaform 3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes, è l’ambiente collaborativo con cui fronteggiare queste sfide e supportare l’intero ciclo di vita del prodotto.
Sandro Zagatti, responsabile sviluppo business - NUOVAMACUT
PROGETTAZIONE DEI PRODOTTI DEL FUTURO
Modera Sergio Terzi, professore associato di product lifecycle management e di industrial technologies - POLITECNICO DI MILANO - MANUFACTURING GROUP
Interventi a cura di:
Dalla vela alla bici, dal vento ai pedali
Questa è una storia di valori e passione.
La bicicletta Carrer recupera artigianalità (il miglior lavoro di bottega), cura del dettaglio, durevolezza. Creatività, entusiasmo ed intuito sono gli elementi fondamentali di questa appassionante avventura imprenditoriale.
Gianni Carrer, founder - CARRER BIKES
Metamorfosi evolutive di un prodotto tradizionale per adattarsi alle differenti esigenze del mercato
Il Gruppo ha vissuto negli ultimi anni periodi di forte crescita distinti dallo acquisizione sviluppo di nuovi mercati e dalla contestuale acquisizione di aziende complementari e concorrenti.
Dopo una breve presentazione del Gruppo, sarà trattato il tema di come un prodotto tradizionale sia stato oggetto di un riesame progettuale per innovarlo e renderlo adatto ad applicazioni diverse e più gravose nell’ambito portuale e marittimo. Verranno analizzati come le diverse specifiche tecniche abbiano imposto cambiamenti radicali nella progettazione anche se all’apparenza un occhio non tecnico potrebbe giudicare molto simili le applicazioni.
Saranno inoltre illustrati dettagliatamente due progetti di rilevanza mondiale quali:
• VALE i terminal galleggianti più grandi del mondo;
• NAUTILUS MINERALS il primo mezzo per lo sfruttamento di miniere sottomarine.
Pietro de Michieli, chief operating officer - BEDESCHI
Dal design di prodotto alla modellazione dell’esperienza: innovazione collaborativa guidata dai dati
Oggi i concetti di prodotto e servizio assumono una maggiore complessità: entrambi orientati a generare un'esperienza focalizzata non solo su ciò che il prodotto offre, ma sul modo in cui può avere un impatto sulla vita di tutti i giorni, e interagire con gli altri prodotti e l'ambiente circostante. Quando parliamo di innovare l’esperienza ci riferiamo a questo concetto.
Le offerte su misura richiedono una trasformazione nei metodi di progettazione ed engineering. Non basta più creare e consegnare il prodotto, ma diventa fondamentale conoscere e comprendere l'ambiente di utilizzo e di funzionamento e fornire un'esperienza davvero personalizzata.
I modelli possono essere testati virtualmente e l'intera esperienza del consumatore può essere convalidata in modo preciso e ripetibile.
Da un modello statico a uno che unisce modelli multi – fisici e di comportamento, big data, social collaboration, supporto decisionale intuitivo e una data driven architecture che contribuisce a ‘connettere tutti i punti’ per offrire la migliore esperienza personalizzata al consumatore finale o al cliente.
Marcello Ferrero, director ENOVIA sales, EUROMED - DASSAULT SYSTÈMES
Nuovi approcci alla progettazione di macchine impianti e processi
In un contesto critico come quello che stiamo vivendo, tutte le fasi produttive hanno l’obbligo di essere rivisitate al fine di ottenere, da ognuna di esse, un maggior valore aggiunto per aumentare la competitività aziendale. La fase progettuale, forse più di molte altre, deve essere in grado di fornire risposte innovative che oggigiorno rappresentano, per molte realtà, l’unica via di sopravvivenza. Alla luce di questa premessa, un nuovo approccio attraverso l’applicazione di tecniche innovative di progettazione, rappresenta un elemento di estremo interesse per le realtà imprenditoriali. Con questa presentazione si vuole fornire alcuni spunti di analisi e riflessione di come, una fase critica come quella della progettazione, oggigiorno possa essere supportata da nuove tecniche come la simulazione di processo e la simulazione ad eventi discreti per il perseguimento degli obiettivi precedentemente esposti. Nello specifico saranno presentati casi studio aziendali dove tali tecniche sono state implementate per garantire un valido supporto alla fase progettuale fornendo al progettista un’esperienza “virtuale” e al cliente la possibilità di poter “vedere” il funzionamento della macchina o dell’impianto prima che questo venga realizzato riducendo i tempi (e quindi i costi) della fasi sperimentali e prototipali in ogni modo indispensabili nello sviluppo di un nuovo prodotto.
Roberto Montanari, professore di impianti industriali al dipartimento di ingegneria industriale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
Progettare il prodotto del futuro in un mercato B2B, Uteco Group e la rotocalco NEXT450
Uteco progetta, produce, spedisce, installa macchine semiautomatiche per la stampa e il trattamento di packaging flessibile. Progettare il prodotto del futuro è un concetto che fa parte dei valori aziendali. Ogni anno Uteco progetta e produce prototipi per rispondere ai bisogni dei clienti, dando valore a innovazioni e idee che emergono all’interno e all’esterno dell’azienda. Mantenere viva l’innovazione è forse la sfida più grande e per superarla Uteco si è riorganizzata negli anni trovando successo a livello commerciale grazie all’altissimo livello tecnologico e ad una organizzazione snella e flessibile. La Rotocalco Next 450 è l’ultimo importante progetto realizzato e rappresenta nel settore il prodotto del futuro, non è solo una macchina per la stampa di alta qualità ad alta velocità ma anche un set di servizi che permettono agli utilizzatori di conoscere in anticipo le performance delle loro produzioni. In 12 mesi si è riusciti a mettere in marcia un’idea, costruita attraverso processi trasversali tra Commerciale e Operations, rafforzando le competenze dei team, costruendo relazioni con partner tecnologici e prodotti OEM per ottenere un macchinario dalle potenzialità esclusive.
Diego Taioli, production and assembly manager - UTECO GROUP
Modelli di innovazione per creare i prodotti del futuro
Per progettare i prodotti del futuro che verrà le aziende italiane non devono per forza fare rivoluzioni. Basta che si mettano a lavorare con metodo, seguendo modelli e archetipi di innovazione. Partendo da questa tesi, la presentazione illustrerà - anche ricorrendo all'evenienza empirica delle ricerche dell'autore - i possibili modelli di innovazione cui le imprese nazionali si possono ispirare.
Sergio Terzi, professore associato di product lifecycle management e di industrial technologies - POLITECNICO DI MILANO - MANUFACTURING GROUP
GREEN MANUFACTURING
Modera Marco Sartor, professore aggregato di gestione della qualità - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
Interventi a cura di:
Può la logistica essere una leva a favore della Green Manufacturing? L’esperienza di CEVA Logsitics nel settore industriale
Quali sono le peculiarità della logistica per il settore Industriale? Come gestire una catena logistica complessa, che muove da un singolo pezzo ad un intero macchinario? Quando si può parlare di sostenibilità nella gestione della propria supply-chain? In quale modo garantire sicurezza e affidabilità, capillarità e tempestività alle proprie consegne? CEVA si pone come unico operatore logistico efficiente, affidabile e sostenibile, in grado di integrare le competenze, garantire servizi logistici dedicati e offrire un network distributivo capillare. CEVA è anche in grado di gestire flussi internazionali, magazzini in-house, distribuzione dell'ultimo miglio, garantendo una costante tracciabilità della merce, elevata qualità di servizio, velocità di consegna, riduzione dei costi e sostenibilità ambientale.
Davide Albanesi, sales director - CEVA LOGISTICS ITALIA
Aumentare l’efficienza produttiva attraverso il monitoraggio dei consumi energetici. Il caso Ravago.
La conoscenza dei consumi elettrici non ha un impatto solamente sugli aspetti economici di un'azienda, ma permette anche di intervenire sulla reale efficienza delle linee produttive. Il progetto di monitoraggio dei consumi energetici di Ravago, uno dei leader a livello mondiale nel campo del riciclo e nel compounding di materie plastiche, ha migliorato l'efficienza e punta a dimezzare i fermo macchina nel breve periodo.
Luca Carlotto, plant manager - RAVAGO ITALIA e Marco Menegon, senior technical presales & consulting manager - WONDERWARE ITALIA
Quando “Green Manufacturing” diventa “Competitività Industriale”
Dopo una presentazione della Pedrollo (struttura del gruppo, presentazione dei vari GM) saranno introdotti i progetti che la Pedrollo4People realizza per aiutare la fame e la povertà nel mondo. Progettare eticamente, progettare per l’ambiente. Cosa signifuica fare R&D in Pedrollo? Dall'approccio ad un nuovo prodotto, passando per l'analisi della concorrenza, lo studio dell'estetica e il design.
Simone Contro, head of programming of products in stainless steel - PEDROLLO
La responsabilità dei lavoratori come leva per la produzione sostenibile
La magistratura penale di recente ha emesso sentenze di condanna nei confronti di lavoratori che con un loro comportamento negligente, nell’utilizzo di macchinari industriali, hanno causato infortuni a dei colleghi.
Tale orientamento giurisprudenziale si pone quale punto d’attenzione per ogni azienda che voglia garantire il massimo grado di sicurezza nelle proprie unità produttive. La conoscenza da parte di ogni dipendente delle conseguenze penali derivanti dall’inosservanza dei propri obblighi in materia antinfortunistica riduce infatti in modo significativo il rischio che i lavoratori realizzino comportamenti non conformi alle direttive aziendali.
La presentazione intende spiegare ai ruoli dirigenti come rendere i lavoratori soggetti proattivi e responsabili nella gestione delle macchine e degli impianti tecnologici loro affidati al fine di garantire sostenibilità e continuità nei processi produttivi.
Agostino Crosti, avvocato penalista del foro di Milano, esperto in diritto penale d’impresa
Environment-friendly polymers for sustainable development
Un'occasione per approfondire la conoscenza dei polimeri a ridotto impatto ambientale.
Polimeri biodegradabili, polimeri di origine vegetale, polimeri da sintesi batterica: un approccio sostenibile alla progettazione dei prodotti in plastica di largo consumo.
Domenico Liberati, managing director r&d - TAPI'
La certificazione ambientale ISO14001: stato dell’arte
Il relatore presenterà una sintesi dei principali studi che sono stati condotti nel mondo sul tema della certificazione ambientale ISO14001.
Principali vantaggi, ostacoli, criticità della ISO 14001 verranno presentate per come sono emerse in questi qualificati lavori. Si presenteranno, infine, i trend della ricerca su questi temi.
Marco Sartor, professore aggregato di gestione della qualità - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
STAMPA 3D PER L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA
Modera Massimo Zanardini, ricercatore - Centro di Ricerca sul Service Management presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale della facoltà di Ingegneria - UNIVERSITÀ DI BRESCIA
Interventi a cura di:
Additive manufacturing – Innovazione tecnologica per l’industria medicale
Uno dei punti di forza di LimaCorporate è, da sempre, rappresentato dalla capacità di innovazione tecnologica, sia per quanto riguarda i prodotti e i materiali sia per i processi di fabbricazione.
Fin dai primi anni 70 LimaCorporate utilizza il titanio per le proprie protesi, un materiale noto per le sue ottime caratteristiche in termini di biocompatibilità, resistenza meccanica a rottura e fatica, resistenza alla corrosione. Ed è proprio con il titanio che Lima ha sviluppato negli anni la tecnologia EBM (Electron Beam Melting) nell’ambito delle applicazioni di Additive Manufacturing. Tale tecnologia consente di realizzare, partendo da un modello 3D, componenti protesiche di qualunque forma superando così i limiti delle tecnologie di produzione tradizionalmente utilizzate in ortopedia.
Luca Vozzi, vicepresident chief operations officer - LIMACORPORATE
Manifattura digitale e stampa 3D: una nuova rivoluzione industriale?
Tra le tecnologie digitali emergenti, la stampa 3D è ad oggi quella più dirompente, in grado di stravolgere i tradizionali paradigmi produttivi. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, visto che la produzione non avviene più per asportazione di materiale dal pieno, bensì si parte da un modello 3D (virtuale) e poi si “stampa” strato dopo strato. Per queste ragioni, si parla di Manifattura Additiva.
Gli impatti principali si sono avuti in primis in ambito prototipale, ma, sempre più spesso, anche nella produzione, sia indiretta (attrezzature, supporti, etc.) sia diretta (i pezzi finiti), con risultati davvero sorprendenti, sia in termini di prestazioni, sia in termini di costi. Infine, non si possono trascurare gli impatti sulle filiere, che potranno essere radicalmente riconfigurate con lo spostamento verso valle delle attività produttive, in certi casi addirittura delegabili al consumatore finale.
Massimo Zanardini, ricercatore Laboratorio di ricerca RISE - UNIVERSITÀ DI BRESCIA
Relatori
Davide Albanesi, sales director - CEVA LOGISTICS ITALIA
Sergio Arzeni, Business School - UNIVERSITY OF ESSEX, UK
Sergio Barel, ceo - BROVEDANI
Enrico Berto, amministratore delegato - BERTO'S
Federico Buiatti, marte line manager - ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU
Luca Carlotto, plant manager - RAVAGO ITALIA
Marco Menegon, senior technical presales & consulting manager - WONDERWARE ITALIA
Gianni Carrer, founder - CARRER BIKES
Marcello Casadei, plant manager - ELECTROLUX
Jacopo Cassina, ceo - HOLONIX
Giuseppe Chiellino, amministatore delegato - CEVA LOGISTICS ITALIA
Simone Contro, head of programming of products in stainless steel - PEDROLLO
Agostino Crosti, avvocato penalista del foro di Milano, esperto in diritto penale d’impresa
Fabio Dalla Valle, supply chain manager - AGCO
Pietro de Michieli, chief operating officer - BEDESCHI
Sergio Donalisio, global head of procurement - F.I.S. e HOLDING F.I.S.
Federica Dallanoce, senior partner - ADACI
Marcello Ferrero, director ENOVIA sales, EUROMED - DASSAULT SYSTÈMES
Massimo Ghedin, responsabile it e sviluppo processi interni - ARREDO3
Roberto Golfetto, lean manager & industrial engineer - ILCAM e Northeast Italy&SLO area manager - AILM Associazione Italiana Lean Managers
Mariacristina Gribaudi, chairwoman - KEYLINE
Luisella Traversi Guerra, imprenditrice - ROBUR
Sauro Lamberti, amministratore delegato - NUOVAMACUT
Domenico Liberati, r&d managing director - TAPI'
Marco Menegon, senior technical presales & consulting manager - WONDERWARE ITALIA
Roberto Montanari, professore di impianti industriali al dipartimento di ingegneria industriale - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
Piero Persi, chief operating officer - SLOWEAR
Roberto Pinto, docente di sistemi logistici integrati e supply chain management - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Emanuele Puglia, consumer&retail business development manager - CEVA LOGISTICS ITALIA
Rinaldo Rinaldi, professore associato - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Marco Sartor, professore aggregato di gestione della qualità - UNIVERSITÀ DI UDINE
Marco Taisch, professore di advanced and sustainable manufacturing e di operations management - POLITECNICO DI MILANO – MANUFACTURING GROUP
Diego Taioli, production and assembly manager - UTECO GROUP
Sergio Terzi, professore associato di product lifecycle management e di industrial technologies - POLITECNICO DI MILANO - MANUFACTURING GROUP
Michele Vario, OEM sales manager - WONDERWARE ITALIA
Luca Vozzi, vicepresident chief operations officer - LIMACORPORATE
Sandro Zagatti, responsabile sviluppo business - NUOVAMACUT
Massimo Zanardini, ricercatore Laboratorio di ricerca RISE - UNIVERSITÀ DI BRESCIA
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151 Iscritti
98 Presenti
100 Aziende rappresentate
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Di seguito sono disponbili le presentazioni dell'evento in formato pdf.
- Davide Albanesi - CEVA LOGISTICS ITALIA
- Sergio Arzeni - UNIVERSITY OF ESSEX, UK
- Sergio Barel - BROVEDANI
- Enrico Berto - BERTO'S
- Federico Buiatti - ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU
- Luca Carlotto - RAVAGO ITALIA e Marco Menegon - WONDERWARE ITALIA
- Gianni Carrer - CARRER BIKES
- Jacopo Cassina - HOLONIX
- Emiliano Taccini - CEVA LOGISTICS ITALIA
- Simone Contro - PEDROLLO
- Fabio Dalla Valle - AGCO
- Pietro de Michieli - BEDESCHI
- Sergio Donalisio - F.I.S. e HOLDING F.I.S. e Federica Dallanoce - ADACI
- Marcello Ferrero - DASSAULT SYSTÈMES
- Luisella Traversi Guerra - ROBUR
- Domenico Liberati - TAPI'
- Roberto Montanari - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
- Emanuele Puglia - CEVA LOGISTICS ITALIA
- Rinaldo Rinaldi - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
- Marco Sartor - UNIVERSITÀ DI UDINE
- Diego Taioli - UTECO GROUP
- Sergio Terzi - POLITECNICO DI MILANO - MANUFACTURING GROUP
- Michele Vario - WONDERWARE ITALIA
- Luca Vozzi - LIMACORPORATE
- Sandro Zagatti - NUOVAMACUT
- Massimo Zanardini - UNIVERSITÀ DI BRESCIA
Partecipa all'incontro
- 08 Ott 2015 09:00 – 17:30
- Sede: Hotel DoubleTree by Hilton Venice North, Via Bonfadini 1, Mogliano Veneto, Italia
- Regione: Veneto