Introduzione
IL PROGETTO
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Martedì 12 marzo si è tenuto a Napoli il secondo appuntamento del 2013 di “Risorse Umane e non Umane – Le aziende rinascono dalle persone”, il ciclo di convegni organizzato dalla casa editrice ESTE e dalla rivista Persone&Conoscenze.
I lavori si sono svolti dalle 9.30 alle 13.30 e hanno coinvolto 7 relatori provenienti da altrettante aziende del territorio campano e due relatrici rappresentanti delle aziende partner Bridge Partners e Intoo.
Nel corso della mattinata gli interventi, sotto forma di colloqui, hanno offerto spunti di riflessione attraverso la narrazione delle esperienze professionali dei relatori che, stimolati dalle domande dei moderatori Francesco Varanini e Chiara Lupi, hanno testimoniato come sia possibile cogliere, anche nella situazione di crisi che stiamo attraversando, opportunità e stimoli per “rinascere” e continuare a creare valore per le imprese proprio a partire dalla valorizzazione del capitale umano delle nostre organizzazioni.
IL TEMA
Stare con le mani in mano non giova a nessuno. Vogliamo, dobbiamo, tornare al lavoro. Conviene coltivare la fiducia, credere nel nostro spirito imprenditoriale. Abbiamo il diritto di chiedere sostegno alle istituzioni. Ma intanto, vale la pena di lavorare. Possiamo fare leva sulla convinzione che nei tempi difficili emerge chi è più capace.
Possiamo giovarci delle reti di relazioni di coloro che come noi coltivano atteggiamenti costruttivi.
Così si conservano i posti di lavoro e se ne creano di nuovi. Così si rinsaldano i rapporti tra datori di lavoro e lavoratori, all'insegna di un comune senso di responsabilità, nel segno di un comune rispetto per se stessi e per gli altri.
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Programma
8.45 Accredito partecipanti
9.25 Benvenuto e apertura lavori
Colloqui a cura di Francesco Varanini, Direttore di Persone&Conoscenze e Responsabile scientifico del progetto Risorse umane e non umane e di Chiara Lupi, Direttore editoriale - ESTE
9.35 Un percorso verso l’eccellenza
Stefano Massa, Presidente onorario - VILLA MASSA
L’azienda ha abbracciato un percorso verso l’eccellenza attraverso l’adozione di metodologie legate alla Qualità Totale. Il modello di quality management abbraccia tutte le aree dell’azienda e investe anche l’area delle risorse umane. L’azienda crede nell’utilizzo del metodo e della sua declinazione a livello trasversale all’interno dell’organizzazione. L’innovazione in ambito produttivo e gestionale ha portato negli anni Villa Massa a far conoscere il proprio prodotto, il limoncello, in tutto il mondo.
9.55 Colloquio con Don Antonio Loffredo
10.15 Rinascita: le persone come protagoniste e artefici del rinnovamento
Alessandra Colonna, Managing Partner - BRIDGE PARTNERS
Diceva Martin Luther King “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla”. La determinazione verso un obiettivo preciso, la passione coraggiosa che ci anima e che contagia gli altri, l’agire responsabile e consapevole sono i passi che portano l’uomo e le organizzazioni verso una meta ancora più grande: la rinascita.
10.35 Le persone come propulsori del cambiamento
Alessandra Belluccio, Responsabile Organizzazione e Risorse Umane - CLINICA MEDITERRANEA
Ha senso imporre dall’alto interventi formativi? Ha senso instradare le persone all’interno di percorsi lontani dalle loro aspirazioni professionali? Che significato può avere imporre ad altri delle vie di senso?
Probabilmente il senso in un approccio calato dall’alto non c’è, o quantomeno non potrà dare i risultati attesi. È possibile immaginare altre strade, altri percorsi, all’interno dei quali ognuno decide che vuole essere, che ruolo vuole giocare nell’organizzazione, che persona vuole diventare.
Parole chiave: formazione, assessment, talenti, employer branding
10.55 La ‘fabbrica’ come fonte di sicurezza
Giancarlo de Crescenzo, Responsabile Risorse Umane - WATTSUD
In un contesto nel quale è difficile trovare certezze, salvaguardare la fabbrica, la produzione e il lavoro diventa un’impresa difficile. La fabbrica altro non è se non le persone che ci lavorano e che tengono tutto insieme. Passata l’epoca in cui l’attenzione si poteva concentrare sulle politiche di compensation e rewarding, oggi le persone si sentono fortunate se possono far parte di un progetto, se possono sentirsi parte di una squadra. Stare ‘dentro’ la fabbrica significa oggi poter affrontare con dignità il proprio presente. Gli interessi individuali lasciano spazio agli interessi collettivi, ed è compito del responsabile del personale creare quel legame forte tra le persone e l’azienda. Un legame che si traduce in possibilità per l’azienda di poter contare su persone motivate a far crescere l’azienda e disposte a impegnarsi per costruire insieme un futuro.
11.15 Pausa caffè
11.50 Dare dignità alle persone
Rosa Bifero, Responsabile Risorse Umane - FIREMA TRASPORTI
La nostra è un’azienda che è ripartita grazie alle persone: da una situazione in cui si faticava ad immaginare un futuro, possiamo dire oggi di essere stati capaci di disegnare un orizzonte differente.
E questo è stato possibile grazie al contributo delle persone, grazie al loro lavoro, al loro impegno, grazie al loro coinvolgimento. Al nostro interno non abbiamo semplici operai, ma persone che con il loro contributo hanno permesso alla nostra azienda di proseguire nel cammino.
Non solo abbiamo dato un lavoro alle persone, ma abbiamo contribuito a dare dignità al loro ruolo.
12.10 Un progetto in crescita, un cantiere ancora aperto
Livia Di Meo, Responsabile Risorse Umane - MIRIADE
Quando un’azienda cambia pelle, cambia modello di business e subisce forti accelerazioni anche in termini di numerosità di risorse da gestire, quali sono le sfide con le quali il direttore delle risorse umane deve fare i conti? Innanzitutto deve fare i conti con il tempo e la velocità: inserire nell’arco di poco tempo l’equivalente del 50% delle risorse presenti in azienda significa lavorare alla creazione di una cultura aziendale condivisa, alla trasmissione dei valori e della mission. In uno scenario nel quale le persone sono le prime ad essere impattate dal cambiamento, la motivazione assume un ruolo centrale. Questa la responsabilità di chi si occupa di persone.
12.30 L’outplacement come supporto per la ricollocazione professionale
Cetti Galante, Amministratore delegato - INTOO
La parola inglese outplacement ci parla di un tema di grande attualità. La situazione di difficoltà che molte aziende stanno vivendo porta con sé l’esigenza di ridurre gli organici. L’outplacement è l’accompagnamento delle persone in uscita nella ricerca di una nuovo lavoro.Un’uscita non traumatica, ed una pronta ricollocazione, va a vantaggio delle persone che si trovano ad affrontare un momento così difficile della propria vita. Ma va anche a vantaggio dell’azienda presso la quale la persona lavorava. E va a vantaggio, ancora, della comunità locale e del nostro paese nel suo complesso. Il successo dell’outplacement dipende dalla cura con cui si affronta la situazione. Per questo serve specifica esperienza: si può così di volta in volta, a seconda del contesto e delle circostanze, scegliere percorsi diversi, programmi individuali o collettivi.
12.50 Il connubio tra prodotto e persone
Antonio Di Micco, Head of Organizational and HR Development - ALENIA AERMACCHI
Viviamo in un contesto nel quale è fondamentale poter far leva sulle migliori energie delle persone per poter rilanciare le nostre aziende. Si rinasce attraverso le energie delle persone e la nostra industria italiana può dare straordinari esempi di eccellenze che si mettono in moto al servizio della ripresa. Fare impresa nel nostro Paese si può, bisogna saper utilizzare le migliori energie delle persone e far leva sull’innovazione che parte proprio dalle risorse. In questo non è possibile svincolare le nostre produzioni dalle persone e dal contributo che possono portare all’innovazione.
13.10 Chiusura lavori e pranzo a buffet