Introduzione
IL SEMINARIO
Normative sempre più stringenti nell’ambito della sicurezza delle macchine industriali espongono imprenditori e datori di lavoro al rischio di contestazioni di carattere penale in caso di incidenti causati dall’uso di tali strumenti.
Sono coinvolte sia le aziende che producono e commercializzano le macchine sia le imprese che le inseriscono nel proprio ciclo produttivo.
La situazione è resa complessa dal fatto che molteplici sono le fonti normative che disciplinano la progettazione e costruzione delle macchine, tanto che per il fabbricante l’emissione della dichiarazione CE di conformità non rappresenta automaticamente un’esimente da responsabilità.
I fattori di rischio tuttavia possono essere mitigati agendo sia nella fase della progettazione delle macchine, che nel momento della loro messa in opera ed utilizzo.
Il corso tratterà le strategie che l’imprenditore può adottare per contenere i rischi connessi alla produzione, commercializzazione ed utilizzo delle macchine ed offrirà un dettagliato quadro degli strumenti di difesa in caso di contestazioni da parte dell’Autorità Giudiziaria.
A CHI E' RIVOLTO
Il seminario è rivolto a: Datori di Lavoro, Dirigenti, Responsabili e Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione, Preposti, Responsabili di unità produttive.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Responsabile organizzativo del progetto: Raffaella Rapisardi - Responsabile eventi - raffaella.rapisardi@este.it - Tel. 02.91434400 - Diretto: 02.91434405 - Fax. 02.91434424
Programma
9.00 Accredito partecipanti
9.15 Apertura dei lavori
Il rapporto “uomo – macchina”: elemento critico per la sicurezza aziendale
- L’incidenza del “fattore umano” nel verificarsi degli infortuni sul lavoro
- Gestire il fattore umano: le leve messe a disposizione dalle neuroscienze
- Macchine automatiche = sicurezza = tranquillità?
- L’importanza di costruire, unitamente alle maestranze, un “brand” forte in materia di sicurezza
Principali obblighi dei “fabbricanti” di macchine industriali
- Le fonti normative di riferimento per la progettazione di macchine
- I principi d’integrazione della sicurezza stabiliti dalla direttiva macchine
- Gli adempimenti a carico del fabbricante prima dell’immissione sul mercato di una macchina
- Il concetto di “rischio residuo”
- Il manuale d’istruzioni quale componente di sicurezza
- Il concetto di “uso scorretto ragionevolmente prevedibile”
11.00 Pausa caffè
11.20 Ripresa del seminario
Principali obblighi degli “utilizzatori” di macchine industriali
- La valutazione dei parametri di sicurezza di una macchina: l’individuazione dei “difetti palesi”
- Gli obblighi connessi all’installazione ed alla manutenzione di una macchina
- L’aggiornamento dei requisiti essenziali di sicurezza di una macchina
- Formazione e addestramento dei lavoratori all’uso delle macchine industriali
Infortuni sul lavoro causati da una macchina: profili processuali e strategie difensive
- Le attività compiute dagli organi di vigilanza
- Il procedimento amministrativo a carico del “fabbricante”
- Il procedimento penale a carico del “fabbricante” e dell’“utilizzatore” della macchina
- Le fasi prima del giudizio
- Il decreto penale di condanna
- L’estinzione delle contravvenzioni del T.U. Sicurezza: il verbale di prescrizioni e la procedura ai sensi del D.Lgs. 758/94
- I comportamenti inosservanti delle direttive aziendali: le condotte “abnormi” dei lavoratori
- I reati commessi dai lavoratori in relazione alle macchine industriali
13.30 Chiusura del seminario
Docente
Agostino Crosti, avvocato penalista del foro di Milano, esperto in diritto penale d’impresa.
Sui temi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed ai connessi profili di responsabilità penale è docente, dal 2012, presso l’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca ISFOR 2000 di Brescia, struttura dell’Associazione Industriale Bresciana,
In materia, è inoltre docente presso l’Unione Industriali di Savona.
All’attività di formazione affianca la consulenza in relazione agli aspetti applicativi del D.Lgs. 231/01, con particolare riferimento alla realizzazione ed attuazione di modelli organizzativi volti a prevenire i reati commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.