Introduzione
IL PROGETTO
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Il convegno di Udine ha durata di una giornata, dalle 9.00 alle 16.30.
La mattinata si sviluppa alternando una serie di interventi successivi chiamati 'colloqui': conversazioni con un intervistatore dove ciascun ospite racconta un progetto, un’iniziativa, un servizio, una bella esperienza; in sintesi una narrazione che ha le persone al centro.
I relatori sono esponenti delle aziende sponsor e direttori del personale o manager che operano all’interno delle funzione risorse umane, e provengono da aziende di rilievo del territorio geografico di riferimento.
La sessione mattutina si conclude con un pranzo a buffet.
Il pomeriggio prosegue con laboratori pratici paralleli della durata di un’ora e trenta, che approfondiscono alcuni temi trattati nella giornata e sono gestiti dalle aziende sponsor.
IL TEMA
Stare con le mani in mano non giova a nessuno. Vogliamo, dobbiamo, tornare al lavoro.
Conviene coltivare la fiducia, credere nel nostro spirito imprenditoriale. Vale la pena di lavorare.
Possiamo fare leva sulla convinzione che nei tempi difficili emerge chi è più capace e giovarci
delle reti di relazioni di coloro che come noi coltivano atteggiamenti costruttivi.
Così si conservano i posti di lavoro e se ne creano di nuovi, si rinsaldano i rapporti tra datori
di lavoro e lavoratori, all’insegna di un comune senso di responsabilità.
Visita il sito dedicato www.runu.it
SPONSOR
Programma
9.00 Apertura accredito partecipanti
9.45 Benvenuto e apertura lavori
Colloqui a cura di Francesco Varanini, direttore di Persone&Conoscenze e responsabile scientifico del progetto Risorse umane e non umane e di Chiara Lupi, direttore editoriale – ESTE
10.00 Valorizzazione del capitale umano come chiave del successo internazionale
L’attività dell’impresa è destinata a spostarsi dall’Italia verso lo scenario internazionale. La consapevolezza di potersi muovere con successo sul mercato globale si fonda sul know how di cui l’impresa dispone. Ma il know how è detenuto da persone abituate a lavorare sopratutto in Italia. Si tratta quindi ora di accompagnare le persone in un necessario processo di cambiamento.
Tag: internazionalizzazione, know how, cultura, formazione, cambiamento
Umberto De Eccher, hr manager e Alessandra Gremese, responsabile sviluppo e formazione - GRUPPO DE ECCHER
10.25 Imprenditori e manager: verso una figura ibrida
La figura dell’imprenditore cambia sotto la pressione della situazione economica. Si affermano nuove figure di ‘imprenditrori di se stessi’. Le attività di Ricerca e Sviluppo, a causa di difficoltà legate ai costi e in virtù di opportunità offerte dalle tecnologie, escono dai confini della singola impresa e si riconfigurano in rete. Nuove figure sociali e professionali emergono dall’ibridazione. Di fronte a tutto ciò le tradizionali Business School appaiono obsolete: si manifesta l’esisgenza di nuove forme di sostegno alla professionalità e alla condivisione di conoscenze.
Tag: formazione, knowledge management, imprenditorialità, management, ricerca e sviluppo
Andrea Giacomelli, direttore – CONSORZIO FRIULI FORMAZIONE
10.55 Il valore della trasparenza: tra equità e meritocrazia
Ripercorrere le tappe che ci hanno portato a coprire un ruolo di responsabilità nell’area del Personale, facendo appello al nostro vissuto, è il miglior modo per impostare una riflessione sul rispetto dovuto a tutti, e sul distinguere, riconoscendo ai meritevoli ciò che è loro dovuto.
Tag: equità, meritocrazia, analisi del clima, percorsi di carriera
Deborah Fata, responsabile sviluppo risorseumane – MIELE
11.20 Coffe break
11.50 Gestione dell’ufficio giudiziario minorile: problemi vecchi, soluzioni nuove
La gestione degli uffici giudiziari richiede specifiche competenze professionali, ma anche complessive compentenze manageriali, organizzative, di leadership. Vincoli di budget e esigenza di migliorare la qualità del servizio impongono la necessità di uno snellimento organizzativo e di una grande attenzione ai processi. Ciò che è vero in generale, per tutti gli uffici giudiziari, è vero in special modo per l’ufficio giudiziario minorile. Il momento sociale ed economico impone all’attenzione di tutti le problematiche del disagio giovanile.
Tag: burocrazia, pubblica amministrazione, snellimento organizzativo, organizzazione per processi, disagio giovanile, mercato del lavoro
Paolo Sceusa, presidente – TRIBUNALE DEI MINORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
12.15 Velocità di cambiamento, velocità di adattamento. Mantenere le proprie risorse competitive. L’outplacement come strumento per l’employability
In questo periodo le persone sono poste di fronte a una velocità di cambiamento dell’ambiente senza precedenti, che impone a loro stesse e alle organizzazioni un continuo sforzo di adattamento, soprattutto nelle competenze, sia hard che soft. Non si può più prescindere dalla cura dell’employability delle persone, che significa verifica continua delle loro competenze, per allinearle a quello che è l’ideale di ruolo nella azienda di oggi, ma soprattutto nell’azienda di domani. Noi che da più di vent’anni operiamo nel campo dell’outplacement affiancando le persone in un processo di ridefinizione professionale nel quale spesso è necessario riqualificarsi e riallineare le proprie competenze ad un contesto in continua evoluzione, siamo sempre piu’ promotori di questa attenzione e focalizzazione sull’employability che le aziende devono avere.
Tag: employability, riqualificazione professionale, competenze, change management, investire su se stessi
Cetti Galante, amministratore delegato – INTOO
12.40 Il dialogo sociale europeo in Generali, stato dell’arte e scenari futuri
La grande Compagnia di Assicurazioni, impresa di lunga tradizione, italiana e internazionale, multiculturale, permette di osservare in modo esemplare l’evoversi del mercato e delle aspettative dei clienti, l’incontro di culture, l’evoluzione degli approcci allo sviluppo delle Risorse Umane.
Tag: internazionalizzazione, culture, sviluppo delle risorse umane
Alberto Bernard, Hr business partner EMEA region – ASSICURAZIONI GENERALI
13.05 Pranzo a buffet
14.00 Laboratorio: Coniugare le politiche passive del lavoro con le politiche attive del lavoro. Nuovi strumenti possibili
Il Jobs Act di Matteo Renzi ha avuto il merito di riportare sotto i riflettori il tema lavoro. Tuttavia nessuno ha ancora fatto emergere con sufficiente chiarezza la necessità di implementare nel nostro paese un efficiente sistema di politiche attive. Andare avanti con le sole politiche passive infatti non basta: è un sistema troppo oneroso e che non educa la persona a reimpiegarsi attivamente e in modo celere sul mercato del lavoro. Il tema dell’outplacement è aperto e si sta pian piano consolidando sia a livello culturale-sociale sia a livello politico.
Paolo Penne e Alessandro Graziani - INTOO
15.30 Chiusura lavori