Introduzione
IL PROGETTO
Innovazione, internazionalizzazione, proattività e controllo: come accompagnare le aziende del settore food nel mercato globale.
Il convegno è della durata di una mattina, dalle 9,30 alle 13,30. Seguirà pranzo a buffet.
IL TEMA
Il settore alimentare sta vivendo trasformazioni che impongono ripensamenti, nuove strategie e tanta innovazione. Nuovi stili di vita e nuove macro-tendenze stanno emergendo: frugalità intelligente, benessere e utilizzo delle nuove opportunità concesse dalla rete. Sul mercato interno il consumatore si dimostra sempre più attento alla trasparenza lungo l’intera filiera, è sempre più sensibile alle novità e il ciclo di vita dei prodotti si accorcia.
Sul fronte internazionale nell’ultimo decennio l’industria alimentare italiana è riuscita a imporre il made in Italy come paradigma riconosciuto per varietà e qualità. Restano però ampi spazi di consolidamento e tante sono le opportunità non ancora sfruttate. Le aziende italiane sono chiamate a innovare valorizzando i prodotti del nostro territorio, e a dotarsi di strumenti che consentano di proporli sui mercati internazionali.
Per cavalcare queste nuove sfide alle aziende alimentari è richiesta cultura di prodotto, capacità di imporre la qualità, capacità di controllo e di integrare tecnologie, informazioni, processi e persone. Soprattutto è richiesta capacità di innovare prodotti e processi, bene, velocemente e senza sprechi. L’innovazione tecnologica può fare molto per abilitare questi nuovi scenari. Nel corso del convegno mostreremo come con l’aiuto di esperti del settore e di casi di successo.
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MEDIAPARTNER
Programma
9.00 Accredito partecipanti
9.30 Benvenuto e apertura lavori
Moderano Chiara Lupi, direttore editoriale - ESTE e Paolo Preti, professore di organizzazione delle piccole e medie imprese - UNIVERSITA' BOCCONI
9.40 La crisi passa, l’impresa resta: una prospettiva per le imprese del settore agro-alimentare
Questo che si sta vivendo non può che essere un momento, più o meno lungo, di transizione tra due fasi di sviluppo economico; abbandonati gli usuali e sperimentati mezzi di competizione con cui le nostre imprese hanno condotto il paese tra le prime otto economie più industrializzate del mondo, si stanno sperimentando nuovi comportamenti strategico-organizzativi per mantenere e consolidare, nella sostanza, tale posizione.
Il nostro modello di sviluppo ha dunque bisogno di imprenditori che non perdano nel tempo la voglia di rischiare, che sappiano adattare le proprie competenze e la naturale predisposizione alle mutevoli necessità dell’azienda, che sappiano aprirsi, nell’interesse innanzitutto delle proprie imprese, al contributo di professionalità esterne, manager e consulenti, che li aiutino nel difficile compito della gestione aziendale.
Anche nell’agro-alimentare, settore così caratteristico del nostro fare impresa, molte aziende italiane, soprattutto quelle piccole e medie, almeno quelle che hanno capito anticipatamente il cambiamento di contesto, sono già da tempo all’opera per rispondere al nuovo che si impone: ne emerge un modo peculiare di fare impresa che riguarda contemporaneamente gli obiettivi, la strategia e l’organizzazione aziendale, ma anche il comportamento e i valori degli imprenditori. Indipendentemente dalle molteplici differenze, le imprese migliori, quelle che ce la stanno già facendo, mostrano delle linee di azione costanti: regole che caratterizzano l’impresa “forte”, l’impresa che ha saputo e saprà, cioè, cambiare il mezzo per mantenere inalterata la capacità di perseguire il fine.
Paolo Preti, professore di organizzazione delle piccole e medie imprese - UNIVERSITA' BOCCONI
10.10 Budgeting e pianificazione come strumenti per anticipare le tendenze
Oggi le industrie agroalimentari evolute propongono al mercato italiano ed estero un mix di articoli sotto il proprio brand, la marca privata o attività di confezionamento in qualità di co-packer.
Questa impostazione, per essere vincente, deve prevedere grande competenza ed organizzazione, flessibilità del sistema produttivo, efficienza dell’R&D ma soprattutto pianificazione e budgetizzazione.
Le complicazioni dettate da un’ampia gamma di prodotti, di imballi, gestione dei mercati e gli accordi contrattuali si accavallano generando problematiche che vanno da stock eccessivi all’approvvigionamento puntuale delle materie prime ed imballi.
L’esperienza del Consorzio Casalasco del Pomodoro ha portato ad accrescere parallelamente le competenze personali dei vari reparti ed il supporto dei sistemi informatici consuntivi e previsionali.
Fabrizio Fichera, direttore marchi Italia e marketing - CONSORZIO CASALASCO DEL POMODORO
10.35 Innovazione per salvare la tradizione
Innovazione e Tradizione, un binomio di forte appeal che, troppo spesso, si è prestato ad interpretazioni errate frutto più di una emozionalità pulsante che non di una attenta analisi oggettiva. Il principio cardine dell'innovazione nella nostra viticultura, infatti, non risiede nella standardizzazione del processo produttivo, ma nell'applicazione di metodologie di ricerca e sperimentazione finalizzate alla comprensione della fisiologia della vite e, di conseguenza, alla preservazione delle sue unicità di carattere varietale e territoriale.
Analoga filosofia guida la ricerca enologica ove da un frutto, l'uva, otteniamo un liquido, il vino, tramite un processo di trasformazione che deve preservare ed esaltare le caratteristiche aromatiche e strutturali del frutto di origine. L'innovazione, per Banfi, vuole essere una filosofia aziendale volta a preservare ed al tempo stesso esaltare le unicità del nostro territorio, attraverso un continuo lavoro di ricerca prima in vigna poi in cantina che, da sempre, ci consente di racchiudere in ogni nostra bottiglia non solo un ottimo vino, ma anche storia, cultura, identità.
Enrico Viglierchio, general manager - BANFI
11.00 Pausa caffè
11.30 Olitalia: la storia di un’azienda che raccoglie le sfide nel mondo
Un'azienda che decide di ‘stare’ nel mondo raccoglie una grande sfida. Un’azienda italiana ha grandi armi di brand e di prodotto nell’arco, ma un'attitudine alla visione prima del mercato e poi del prodotto/servizio ancora da costruire.
La miglior strategia parte da un'analisi rigorosa dell’organizzazione e dei processi, ma questo è sufficiente? Cosa crea differenza nella competizione? L'analisi deve essere portata ad un altro livello, capire la propria identità esplicitando i valori e principi che caratterizzano il comportamento della squadra.
Alberto Fenati, group controller - OLITALIA
11.55 Velocità nell’innovazione di prodotto e di mercato
L'innovazione è l'unica via che consente alle imprese di sopravvivere e svilupparsi nel mercato.
E l'innovazione riguarda tutti gli aspetti del business, dal portafoglio dei prodotti alle relazioni con la distribuzione, dalla comunicazione con i consumatori alle relazioni con i dipendenti. La velocità nella individuazione delle soluzioni e la loro implementazione e' e sarà un fattore distintivo di successo delle imprese che ce la faranno.
Alberto Alfieri, amministratore delegato - FIORUCCI
12.20 Supportare innovazione e controllo
Il settore alimentare sta attraversando oggi una fase di grandi sfide e di grandi opportunità.
La sfida dell’innovazione, in un settore che fa della tradizione il proprio punto di forza, è oggi colta sia come opportunità di ulteriore valorizzazione della qualità Italiana sia come servizio al consumatore finale che ha esigenze sempre diverse.
L’affacciarsi sempre più preponderante del desiderio di “esportare l’eccellenza”, creando sì nuovo business ma anche cultura, è di grande stimolo per le nostre aziende.
Il valore della filiera consente di avere maggiori leve per arrivare sul mercato con un ottimo prodotto, garantendo allo stesso tempo il controllo della qualità e del costo.
Nel mercato locale GDO, normal trade, Horeca ed il grande dilemma “privat label” / “non privat label” sono temi che quotidianamente le nostre aziende food devono affrontare.
Per tanti anni si è cercato di farsi conoscere dal consumatore finale e di influenzarlo tramite il marketing tradizionale… Quali sono le opportunità offerte dal mondo del “social” per conoscere il consumatore, creare una “amicizia” e una fidelizzazione?
Grandi sfide e grandi opportunità. E la tecnologia?
La tecnologia è una leva indispensabile, che può dare significativi vantaggi competitivi se utilizzata bene e se accompagnata dagli opportuni cambiamenti organizzativi. Oltre alla tecnologia servono quindi competenza, cultura, passione come dimostra la storia di Sinfo One che da 30 anni è partner Italiano di grandi aziende alimentari.
Paola Pomi, direttore generale - SINFO ONE
12.45 Tavola rotonda finale – Domande e risposte dal pubblico
13.30 Chiusura lavori e pranzo a buffet